Camposano, tutto pronto per il Palio del Casale
Camposano – L’associazione culturale Iside di Camposano, anche quest’anno ripropone l’avvincente palio del casale. L’obiettivo è quello di valorizzare le radici storiche del piccolo centro del nolano. Un corteo storico che rappresenta gli usi ed i costumi dell’epoca, siamo in pieno 1768, e che ruota intorno alla novella di “Giuseppina”, allegoria della vita e della fecondità della nostra terra. La manifestazione si concluderà con la premiazione del vincitore della corsa degli asini.
Una gara Nazionale, a cui partecipano: il Piemonte (Alba), la Liguria (Sori), la Lombardia (Sangavozzo), la Toscana (Roccastrada), le Marche (Mercatello sul Metauro), il Lazio (Allumiere), la Campania (Camposano), la Basilicata (Pignola), la Puglia (Carpino), la Calabria (Guardavalle) e la Sardegna (Ollolai); si sfideranno a Camposano dove verrà deciso il Campione Nazionale.
IL PROGRAMMA – Quello promosso è un programma ricco, per una due giorni di assoluto divertimento. Si comincia sabato 11 maggio dalle ore 20.00 con la “Sagra del Vitello dei Monzù”, mentre alle 21.00 “L’Investitura” (una rievocazione storica dell’origine del Palipo) e a seguire “Radici, la Musica del Cuore” ( 2° Rassegna di musica popolare con la partecipazione di gruppi provenienti da varie regioni). Domenica 12 maggio ore 9.00 Apertura Mercato Campagna Amica (Coldiretti). Ore 11.00 gare di qualificazione (i rioni di Camposano si sfideranno per rappresentare la Regione Campania alle gare nazionali). Ore 12.30 Apertura stands gastronomici. Ore 17.00 Corteo Storico, alle ore 18.00 il Palio del Casale, ore 20.30 mega grigliata ed infine radici, la musica del cuore.
CENNI STORICI – Il Corteo si rifà alla vicenda relativa alla seconda domenica di maggio del 1768, quando ‘intera popolazione del casale si radunò nella piazza principale per celebrare l’agognata indipendenza, conquistata appena l’anno precedente dopo una lunga contesa durata decenni, dalla vicina città di Nola. Furono indetti festeggiamenti da mane a sera per tre giorni, con falò, banchetti, musica e giochi di ogni sorta. Tale fu il fervore per la conquista dell’autonomia e della libertà che anche gli abitanti dei vicini 15 casali accorsero festanti alle porte di Camposano. Molti giunsero in groppa ad asinelli. Alcuni giovani scorsero tra gli astanti una giovinetta, rimanendone folgorati: il suo nome era Giuseppina, ed era la più graziosa tra le fanciulle del casale di Camposano. Nacque subito una disputa tra i pretendenti al fine di stabilire l’ordine per potersi dichiarare alla ragazza. La contesa tra i giovani fu così accesa che la folla ben presto si radunò intorno ai corteggiatori, intenti a stabilire le regole di un eventuale gioco a sorte, il cui vincitore avrebbe avuto poi la precedenza sugli altri per presentarsi alla bella Giuseppina. Si narra che il mezzadro del casale propose una gara di astuzia, abilità e, perchè no, fortuna, ovvero una gara di velocità con gli asinelli. Fu così che i giovani, con l’aiuto del mossiere, diedero vita alla gara: corsero immediatamente ai loro asinelli legati ad un palo poco distante e, stabilite poche e semplici regole, si lanciarono in corsa, cavalcando a pelo i propri animali, incitati dalla folla incuriosita e divertita. Quell’anno il raccolto fu particolarmente abbondante, per cui si decise dall’anno successivo di celebrare l’indipendenza del casale e la fecondità della terra organizzando una corsa con gli asinelli preceduta da un corteo di giovani, guidato ogni anno da una diversa fanciulla in età da matrimonio, recante tra le mani un cesto colmo di primizie come simbolo di abbondanza ed auspicio di fertilità.
di Carmen Lisa Tarantino