Corinne, ritrovata dopo 2 giorni. Stamattina il rientro a casa
E’ stata ritrovata a Napoli, nel cuore di piazza Garibaldi, la giovane sedicenne scomparsa giovedì mattina dalla sua abitazione in via Giacomo Imbroda a Nola. Quarantotto ore di calvario per i genitori terminate in un lieto fine grazie al prezioso aiuto di tutta la cittadinanza, compresa quella del capoluogo. Corinne da due giorni infatti aveva trovato rifugio nei pressi della stazione napoletana, più che mai intenzionata a non rientrare. Un presentimento avvertito anche dai genitori che ieri pomeriggio, dopo la segnalazione dei poliziotti, non hanno esitato a raggiungere di corsa piazza Garibaldi dove era stata notata la ragazza, decisi a riportarla a casa. Per ore intere, sino a tarda notte, con la foto della giovane tra le mani, hanno perquisito l’area con addosso tanta disperazione e speranza. Tempo pochi minuti e la notizia della scomparsa di Corinne fa il giro di tutta la zona. Foto ovunque, tante le segnalazioni purtroppo infondate. Intanto le ore passano veloci, l’area incomincia a spopolarsi, a terra solo qualche barbone alla ricerca di un po’ di riposo. Affranti mamma Anna e papà Gennaro decidono di rientrare a Nola. Sono le due e mezza di notte. Poi il trillo del cellulare alle prime luci dell’alba e si riaccende la speranza. Dall’altro capo del telefono due ragazzi sollecitano i genitori a raggiungere piazza Garibaldi, Corinne è stata trovata. Immediata la corsa a Napoli. I due giovani però fanno fatica a trattenere la sedicenne che in più di un’occasione cerca di scappare, consapevole dell’arrivo dei genitori, timorosa di un’eventuale loro reazione. I due ragazzi però non si demordono, rivogliono consegnare la figlia a quei due signori che, solo qualche ora prima, con le lacrime agli occhi, avevano affidato loro una foto della giovane chiedendo aiuto nelle ricerche, lasciando anche il numero del cellulare. I due allertano dunque subito la polizia e nell’arco di pochi minuti Corinne viene portata in commissariato. Da lì non può più scappare. Alle 6 finalmente Gennaro ed Anna riabbracciano la loro adorata figlia. E con la ricongiunzione termina per loro il calvario. Corinne sta bene, è solo un po’ stanca, ha girovagato per 48 ore con addosso il peso di una bravata dalla quale non sapeva come uscire. Non sapeva che i genitori l’avevano già perdonata, che lo scarso rendimento scolastico e il diverbio con la madre erano già acqua passata. Per loro contava solo la figlia, quella giovane ribelle che, dinnanzi alla madre, dopo due giorni di solitudine, si è sciolta come una bimba.
di Autilia NApolitano