venerdì, Maggio 2, 2025
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Individuata l’area del cervello in cui c’è il desiderio di stalkink

Lo stalking? Può derivare da una gelosia delirante causata da uno squilibrio mentale. È il risultato di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori del dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’Università di Pisa, pubblicato sulla rivista CNS Spectrums della CambridgeUniversity Press.
Legati a tale squilibrio ci sarebbero anche altri comportamenti aggressivi estremi come il suicidio o l’omicidio. Secondo i ricercatori Donatella Marazziti, Michele Poletti, Liliana Dell’Osso, Stefano Baroni e Ubaldo Bonuccelli, chiarisce una nota dell’ateneo pisano, «le radici neuronali della cosiddetta ‘sindrome di Otellò si troverebbero in un’area della corteccia frontale, una zonadel cervello che sovrintende complessi processi cognitivi e affettivi». Grazie a un modello teorico elaborato dagli scienziati osservando pazienti schizofrenici, alcolisti e malati di Parkinson, nei quali sono molto comuni le manifestazioni di gelosia delirante, spiega Marazziti, è stato possibile raggiungere i primi dati, ma avverte la ricercatrice, «l’indagine empirica delle basi neurali della gelosia è solo all’inizio e ulteriori studi sono necessari per chiarirne le radici biologiche». Se infatti, sottolinea, «la gelosia Š un sentimento del tutto naturale, il punto Š individuare lo squilibrio biochimico che trasforma questo sentimento in un’ossessione pericolosa». La speranza, conclude Marazziti, è che «una maggiore conoscenza dei circuiti cerebrali e delle alterazioni biochimiche che sottendono i vari aspetti della gelosia delirante, possa aiutare ad arrivare a un’identificazione precoce dei soggettirischio».

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