Nola, la lista “Uniti per il Territorio” pronta a scendere in campo. Alla formazione si aggiungono anche Siano e Parisi
Nola – La lista “Uniti per il territorio” sarà presente anche alle prossime amministrative del 2019. Dopo essere stata una delle “colonne portanti” della maggioranza del secondo mandato dell’amministrazione Biancardi, la formazione punta ad essere determinante anche nella prossima tornata.
Si riparte dallo zoccolo duro, rimasto compatto anche dopo la difficile transizione della mancata votazione del bilancio di previsione che ha causato la fine anticipata dell’esperienza amministrativa. “Non c’erano più i presupposti per andare avanti”. Precisa l’ex consigliere Antonio Tufano. Quest’ultimo è tra gli animatori della lista, insieme agli ex amministratori, Raffaele Giugliano, Carmine Pizza, Salvatore Notaro, e Michela Palmese. Al gruppo storico, ed è questa la novità che riferisce lo stesso Tufano, si aggiungono anche gli ex consiglieri, Raffaele Parisi e Angelo Siano, eletti nella scorsa consiliatura, rispettivamente, tra le liste dell’Udc e di Forza Italia.
“Dialoghiamo con tutti – aggiunge ancora Tufano – ripartiamo da un gruppo solido e affiatato e siamo disponibili a sostenere solo progetti di reale sviluppo e di crescita del territorio”. In un quadro politico ancora così fluido e scivoloso, resta al momento sospeso il discorso sulla collocazione. Attualmente è ancora prematuro affrontarlo anche perché gli schieramenti in campo sono ancora poco chiari. A quanto è dato di capire, “Uniti per il Territorio”, è una lista che si proietta ad un ragionamento di coalizione senza veti ma con progetti ed obiettivi ben chiari per non ricadere nelle criticità del recente passato. Di qui, l’atteggiamento dialogante con tutte le forze in campo per capire, in questa fase, con chi possano essere sviluppate delle affinità. Questo periodo estivo servirà anche per fare ulteriori valutazioni in uno scenario certamente non semplice vista l’estrema frammentarietà del quadro politico generale.
Dalla sua, la lista, mantenendo la propria compattezza ed anzi allargando la propria base, si presenta come una forza con la quale confrontarsi e che già da più parti “corteggiano” per inserirla tra le fila di questa o quella coalizione in fieri. Ma per serrare i ranghi c’è ancora molto tempo anche perché nei prossimi mesi la vera “prova del fuoco”, per tutti, sarà la scelta del candidato sindaco e prima ancora dei criteri per determinare questa investitura. Tutti, anche i gruppi dal minor peso specifico, invocano metodi partecipativi e non calati dall’alto. Una questione che quando sarà messa al centro del dibattito potrà anche provocare più divisioni che sintesi. A tutto questo va aggiunta, inoltre, l’ estrema difficoltà ad individuare candidati credibili e poco “logorati”. Lo scivolamento sempre più verso il basso del confronto politico ha spinto, infatti, una larga fetta della popolazione ad allontanarsi dalla vita e dalle sorti delle istituzioni locali.