Pepito Rossi: Mondiali a rischio, non la carriera
Giuseppe Rossi tira un primo sospiro di sollievo e con lui la Fiorentina, il ct Cesare Prandelli e tutti gli appassionati di calcio: se la sua partecipazione ai Mondiali in Brasile appare al momento in dubbio, non altrettanto è per la sua carriera pur già segnata da tre interventi, dall’autunno 2011 alla primavera 2012, per la doppia rottura del crociato del ginocchio destro. Legamento che dopo l’infortunio subito ieri durante il derby col Livorno sembra aver retto e pertanto ad ora è esclusa una nuova operazione. ”Adesso siamo tutti un po’ più sollevati compreso Giuseppe”, hanno affermato dal suo entourage dopo la prima serie di esami effettuati stamani al Centro traumatologico ortopedico di Firenze che hanno confermato il trauma distorsivo ed evidenziato una lesione di II grado al collaterale mediale dopo il duro contrasto col difensore amaranto Rinaudo.
”Tutto è dipeso dal fallo subito, l’infortunio resta grave ma non gravissimo come si temeva ieri, è andata di lusso, Giuseppe potrebbe cavarsela in 6-7 settimane”, ha detto a Tmw Federico Pastorello, uno degli agenti. I tempi di recupero al momento variano tra i due e i tre mesi, ma per una valutazione chiara e definitiva sia sull’entità dell’incidente che sulla prognosi Rossi si sottoporrà a giorni, probabilmente giovedì prossimo, ad una visita specialistica negli USA, in Colorado, dal professor Richard Steadman, lo stesso che gli ha ricostruito per la seconda volta il crociato nella primavera del 2012. Dopo la grande paura nel clan viola si avverte sollievo: ”La carriera di Rossi non è finita” ha dichiarato il dottor Giron, ortopedico di fiducia della Fiorentina.
E l’ad del club Sandro Mencucci ha aggiunto: ”Le notizie appaiono migliori rispetto a ieri. I nostri medici, tutti competenti, ci hanno tranquillizzati, il crociato non sembra interessato o al massimo a livello di sollecitazione. Ho sentito poi al telefono Giuseppe e anche lui adesso è più sereno. Comunque per spazzare via ogni dubbio attendiamo la visita da Steadman”. In effetti, dopo le lacrime di ieri l’attaccante viola, capocannoniere in A con 14 reti, è parso più confortato quando ha lasciato il Cto con le stampelle tra gli applausi di alcuni tifosi. Stessa impressione l’hanno avuta i compagni di squadra quando lo hanno visto arrivare al centro sportivo: tra questi Mario Gomez, pure lui alle prese con un infortunio al collaterale del ginocchio destro rimediato il 15 settembre.
”Vedrai, tornerai prima di me” la battuta che il bomber tedesco avrebbe riservato a Pepito strappandogli un sorriso. In attesa di partire per gli Stati Uniti Rossi sta ricevendo continui attestati di sostegno: ”In bocca al lupo, l’Italia ti aspetta, Giuseppe ha una grande forza di carattere, sa quanto lo stimiamo” ha mandato a dire Prandelli. Messaggi da Borja Valero, Tomovic e Gonzalo Rodriguez (”Speriamo di rivedere presto i tuoi gol”), dai colleghi Gilardino, Criscito, Toni, da ex compagni come Stevan Jovetic: ‘Non mollare campione, hai fatto vedere a tutti chi sei”. Intanto però Montella e la Fiorentina, ancora privi di Gomez, dovranno provare a confermarsi in campionato, Coppa Italia e Europa League pure senza Pepito. Non sarà facile.