Rete italiana delle grandi macchine a spalla: il piano di salvaguardia bloccato da schermaglie locali
Nola – Lo sviluppo del progetto Unesco della “Rete italiana delle grandi macchine a spalla” bloccato da alcune schermaglie locali che investono alcune città. E’ questo lo stato dell’arte anche all’indomani del tavolo svoltosi a Roma alcuni giorni fa presso il salone del “Consiglio Nazionale” del Ministero dei Beni Culturali a Roma. Oggetto dell’incontro, a cui hanno preso parte i rappresentanti delle città coinvolte nel progetto, ha riguardato proprio il superamento delle criticità emerse nelle ultime riunioni ministeriali.
“Il pomo della discordia”è rappresentato in questo caso dal ruolo che devono svolgere le comunità. Alcune delle città ritengono che le stesse debbano svolgere un funzione marginale: è questa la posizione, ad esempio, di Viterbo e di Sassari. Di tutt’altro avviso, le altre città, in particolare Nola e Sassari convinte della strategica funzione della comunità rappresentata dalle associazioni.
Il sindaco Biancardi nel corso del suo intervento ha richiamato più volte tutti ad un atteggiamento di maggiore responsabilità sollecitando un superamento delle criticità che da oltre anno e mezzo non trovano ancora soluzione.
Nel corso della discussione è stato anche affrontato la questione del finanziamento di 200 mila euro attribuiti alla Rete. In questa circostanza è stato puntualizzato come lo stesso non vada utilizzato in maniera separata e distinta da parte delle singole città.
Al centro della programmazione da far partire vi è quella del Piano di salvaguardia così come ribadito più volte anche dalla stessa coordinatrice della Rete, Patrizia Nardi. Un piano che prevede la realizzazione di documentario che comprenda le quattro feste, un sito internet, ed una serie di iniziative di promozione da mettere in campo.
Al tavolo è stato evidenziato come sia altresì necessario che le quattro città aderenti al progetto della Rete debbano procedere nella stessa direzione senza “fughe in avanti” come accaduto con l’esposizione della sola Macchina di Santa Rosa di Viterbo all’Expò di Milano.
La questione della partecipazione delle associazioni resta comunque il nodo centrale. La comunità nolana, rappresentata al tavolo da Antonio Napolitano, è quella maggiormente numerosa: oltre venti le associazioni che hanno sottoscritto il documento di condivisione del progetto. La soluzione della vicenda potrebbe trovarsi a partire dal prossimo incontro fissato subito dopo le festività pasquali.
Nel frattempo a giugno ricorre l’anniversario dei dieci anni del così detto “protocollo di Nola” atto costitutivo della Rete riconosciuta dal sigillo Unesco nel 2013, firmato proprio a Nola. “Di concerto con l’amministrazione comunale – dichiara Antonio Napolitano – stiamo organizzando per giugno un evento dove inviteremo le delegazioni delle altre città”