Nola, cimitero: si attende l’inizio dei lavori, mentre continuano le proroghe dei servizi

Nola – L’auspicio è che lo striscione apparso con l’ annuncio dell’ aggiudicazione dei lavori del cimitero, non significhi ugualmente una nuova attesa di svariati mesi per l’inizio concreto dei lavori.

Striscione di fine ottobre

La struttura infatti necessita di un intervento urgente. Era la fine di ottobre dello scorso anno quando un altro cartello apparve recitando “A causa della commemorazione dei defunti, le opere programmate inizieranno subito dopo”. Una trovata per “sedare” preventivamente la rabbia e la delusione dei cittadini alla vigilia della commemorazione dei morti. Da allora, però, sono passati oltre quattro mesi e nulla all’orizzonte si vede ancora, anche se stavolta dovremmo esserci. Almeno si spera.

Da anni, il cimitero cittadino vive una situazione fatiscente. A colpire è lo stato di abbandono dei viali che sono in una situazione precaria con un basolato completamente disconnesso. Per lunghi periodi, anche la manutenzione ordinaria, ha spesso evidenziato molte lacune, per non parlare del sistema di sorveglianza, di fatto inesistente, che andrebbe potenziato anche alla luce dei numerosi furti che si sono consumati anche di recente.

La stessa strada che conduce al cimitero è in condizioni pietose con vistose buche e manto completamente dissestato.

LA LUNGA STORIA DELLE PROROGHE

A tenere banco, però, non sono solo le gravi carenze strutturali che rendono il sito completamente inospitale. Accanto a tutto questo, infatti, c’è da rimarcare la questione relativa alla gestione dei servizi cimiteriali.

L’attuale ditta che se ne sta occupando ne ha avuto la gestione attraverso una procedura a trattativa diretta nel 2020: in un primo momento solo per quattro mesi. Successivamente fino a dicembre.

Nel 2021, il servizio continua ad essere espletato dalla stessa ditta senza però alcuna determina di affidamento. La stessa arriva solo a dicembre (n.1681) che regolarizza il servizio a partire dal mese di gennaio. In pratica in tutto questo lasso di tempo ( ben 25 mesi) non si è proceduto ad indire alcuna gara ad evidenza pubblica.

Ed è in questo che si fonda un’anomalia difficile da comprendere e da giustificare. Una situazione che si pone in aperto contrasto con tutti gli orientamenti dell’Anac e di diverse sentenze del Consiglio di Stato che sottolineano che si possa ricorrere ad una proroga solo in casi eccezionali e ben circonstanziati. L’Anac inoltre definisce come condotta illegittima anche quelle proroghe in forma retroattiva che sfociano di fatto in rinnovi taciti, espressamente vietati dalla legge. Ma il caso non finisce qui, perché la determina n.1879 del 31 dicembre scorso prevede di affidare il servizio – tramite il Mepa – dal primo gennaio al 30 giugno. Al momento, però, non vi è alcuna traccia di una determina di affidamento ad alcuno, quindi si presume che nelle more, la ditta aggiudicataria sin dal 2020 – senza

gara ad evidenza pubblica – continui ancora ad operare. 

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