Cimitile,Premio letterario: presentato il libro di Lucia De Vito “ La speranza di Sara”

Cimitile – Nell’ambito del premio letterario di  Cimitile, il libro incontra le basiliche,  XVIII edizione è stato presentato il libro di Lucia De Vito  dal titolo “ La speranza di Sara, Guida editore. La serata si era aperta con l’esibizione della Young orchestra Guadagni, allievi dell’Istituto comprensivo “ Carlo Guadagni” di Cimitile.  In seguito sul palcoscenico, allestito all’interno dello spazio aperto del complesso basilicale di Cimitile, vi è stata la presentazione del libro. Sul palco è stato allestito una sorta di salotto all’aperto con poltrone per gli ospiti, che ricordavano quelle di note trasmissioni televisive. Sono intervenuti: Vincenzo Ammirati, Preside e scrittore, direttore del mensile “Obiettivo Saviano, Alfredo Mazza, Presidente dell’Associazione europea  Nola – Bordeaux , in qualità di moderatrice, Margherita Napolitano, docente presso l’Università Federico II di Napoli, e infine l’autrice Lucia De Vito. L’autrice, attraverso gli occhi del suo personaggio, protagonista dl libro, racconta come è cambiato il paesaggio, l’ambiente della Campania, un tempo chiamata felix. 

 

La crisi della gestione dei rifiuti in Campania ha fatto parlare molto di se; in passato molti autori hanno parlato dell’argomento con libri e realizzazione di film, cortometraggi. Ora l’autrice Lucia De Vito racconta l’evento in modo romanzato con un personaggio che vede il proprio mondo stravolgersi negativamente. Un quadro estremamente negativo ma che vuol dare, trasmettere una speranza, come recita il titolo del libro. Molto duro, critico e dai toni forti, il discorso nel suo intervento, di Alfredo Mazza. In effetti, i dati che emergono dai riscontri sono molto preoccupanti. Ha parlato della zona del triangolo della morte, anche se a oggi l’area interessata è molto più estesa. Per triangolo della morte è definita l’area della provincia di Napoli tra i comuni di AcerraNola e Marigliano, un tempo, molto tempo fa, nota per essere tra le più fertili della Campania.  In tal zona è stato riscontrato negli ultimi anni un forte aumento della mortalità  per alcune patologie e che raggiunge livelli molto più alti della media italiana. La causa di questo aumento di mortalità è attribuita all’inquinamento ambientale, principalmente dovuto allo smaltimento illegale di rifiuti tossici. La definizione triangolo della morte è stata coniata nell’agosto 2004 dalla prestigiosa rivista scientifica internazionale The Lancet Oncology – edita da Elsevier che ha pubblicato uno studio di Kathryn Senior e appunto Alfredo Mazza, quest’ultimo ricercatore del CNR di Pisa, dal titolo: Il “Triangolo della morte” italiano collegato alla crisi dei rifiuti. In questa zona  abitano circa 550.000 persone e l’indice di mortalità per tumore al fegato sfiora il 38.4 per gli uomini e il 20.8 per le donne, dove la media nazionale è del 14.

 

In tale contesto è da considerare anche l’allarme che viene dal dato di fatto dello sversamento illegale di sostanze tossiche di varia provenienza, in particolare dalle industrie del nord Italia, operata da parte della Camorra. La serata ha avuto, delle pause tra un momento di dibattito e l’altro, dei momenti musicali con l’esibizione del soprano Gigia Esposito accompagnata dal pianista Girolamo De Luca.

 

di Antonio Romano

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