Entro l’anno il bando per l’alienazione dei beni comunali: ecco quali sono i fabbricati e i terreni in vendita

 

Nola – Il bando per l’alienazione dei beni comunali sarà pubblicato entro l’anno. Secondo la tabella di marcia, scandita dal Commissario prefettizio con la delibera del 15 febbraio del 2019 approvata con i poteri del Consiglio comunale, la procedura si attiverà con un ritardo di un anno. La mancata attivazione, fino ad oggi, dell’iter amministrativo per la manifestazione di interesse, finalizzata all’alienazione dei beni in questione, è stata determinata dalla persistenza di alcuni vizi di forma o adempimenti tecnici, a cui gli immobili dovevano essere sottoposti, e che i tempi di evasione delle pratiche hanno richiesto un periodo maggiore rispetto a quanto previsto inizialmente. Ma a quanto pare, ora ci siamo. Nonostante l’emergenza legata al Covid 19, l’ amministrazione comunale e la giunta in particolare, hanno spinto molto sugli uffici affinché tutti i documenti siano pronti affinché, entro la fine dell’anno, l’atteso bando sia operativo.

Del piano di alienazione dei beni comunali si è parlato anche nella recente commissione congiunta finanze – lavori pubblici che ha confermato come allo stato non vi siano più elementi ostativi.

Il piano vale poco meno di due milioni di euro e rappresenta una tessera fondamentale nel difficile puzzle per il risanamento delle casse del Comune che attualmente è sottoposto al regime di dissesto finanziario.

Di un programma finalizzato all’alienazione dei beni comunali si parla ormai da anni, ma alla fine non si è mai arrivati ad una vera e propria vendita perché a mancare era sempre un preciso inventario degli stessi. Inventario che è stato redatto in maniera completa nel periodo del Commissariamento prefettizio evidenziando come la gestione, negli anni, si sia caratterizzata per un modus poco efficiente se non addirittura negativo.

Il Commissario, nella richiamata delibera, alla luce della ricognizione effettuata sull’intero patrimonio comunale ha evidenziato come “ Il piano di alienazione si concentri sulla dismissione dei terreni e di alcuni cespiti ( ad uso commerciale/ abitativo) mentre per gli edifici destinati ad edilizia residenza pubblica, il piano di dismissione potrà attuarsi solo a valle di una regolamentazione generale ( utile per una coerente attività di messa a reddito) atteso che occorre definire le occupazioni improprie o concessioni in uso avvenute con disposizioni sindacali /dirigenziali. Tale riflessione è derivata dalla condizione – scrive ancora il Commissario – che si è registrato un alto tasso di evasione pari (al 90 per cento). Si ritiene che un piano di alienazioni limitato all’edilizia residenziale pubblica avrebbe limitato riscontro, salvo effettuare prima una politica di recupero dei canoni insoluti ed una sistemazione delle locazioni esistenti”. Quindi dal programma di alienazione sono esclusi i beni di edilizia popolare. Nel piano sono inseriti i seguenti beni: fabbricato via Variante 7 bis (102.796.59), fabbricato via Boccio (223.782.00), fabbricato via Vivenzio (323.205,00), locale commerciale – corso Tommaso Vitale (303.600.00). Dunque il valore dei fabbricati è quantificabile in 1,009.363.59 euro. Per quanto riguarda i terreni abbiamo: fondo località Boscofangone (647,650.15), fondo Canonico (104,000.00), fondo Canonico via Saccaccio (153,725.60), e fondo ex poligono di tiro a Roccarainola (36,921.51). Il valore totale dei terreni in vendita è pari  942, 297.26. In totale, il piano prevede un’ entrata complessiva di 1,951,660.85 euro. 

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