Giglio dell’Ortolano 2018, un anno di Festa alla riscoperta della vera tradizione

 

 

 

Nola – Sarà la corporazione dell’Ortolano ad aprire, oggi pomeriggio, un week end interamente dedicato alla tradizione dei Gigli, con due passaggi di bandiera in programma. L’altro è quello previsto per domani pomeriggio, con il passaggio di testimone, tra vecchi e nuovi maestri di festa, che riguarderà la corporazione del Calzolaio.

Il nostro Giglio è un atto d’amore per il nostro San Paolino e per la nostra città”. Così, la giovane maestra di festa, appena 23 enne, Giovanna Ambrosino illustra la ragione di fondo che accompagnerà i festeggiamenti della corporazione. “L’idea del Giglio – prosegue Giovanna – è stata una mia iniziativa che ha trovato il pieno sostegno dell’intera famiglia. E’ un modo soprattutto per ringraziare San Paolino per averci aiutato a superare alcuni momenti difficili”.

Giovanna, sin da bambina ha respirato aria di Festa. Aveva appena otto anni, era il 2002, quando suo nonno Marco fu maestro di festa e rappresentante di categoria, proprio del Giglio dell’Ortolano. Una festa che tutti ricordano per la sua qualità, l’espressione degli autentici valori della tradizione, e per il senso di partecipazione che lasciò nei cuori tutti. Ed è su quel solido modello e nel ricordo di nonno Marco che Giovanna, insieme alla sua famiglia, vuole fondare i festeggiamenti di questo Giglio. Un’ esperienza che affronta con grande emozione, sicura di avere “spalle ben coperte”. A suo fianco, del resto, avrà una rappresentante di categoria d’eccezione: sua nonna Santina. Un ciclo familiare che intreccia più generazioni e che rappresenta il vero senso dell’Eterna: la trasmissione, di padre in figlio, di una straordinaria passione capace di tenere insieme passato, presente e futuro.

Ed il giorno più importante di questo anno così speciale è proprio quello di oggi. Per ogni nolano, si sa, il passaggio della Bandiera è come sentire che il Santo ti accompagna fino ad entrarti dentro casa. La partenza del corteo è fissata per questo pomeriggio alle 15.00 da piazza Clemenziano. Si seguirà il tradizionale percorso che solo l’Ortolano compie, raggiungendo i così detti “cantoni” della città. Già pronto il team che sarà protagonista insieme alla corporazione.

 Le voci saranno quelle di Salvatore Minieri e Maria Scala. Quest’ ultima, è anche tra le maestri di festa: già qualche anno fa si è esibita come cantante. Dopo un periodo trascorso per sua scelta, lontana dalla tavola portamusica, Maria ha deciso di ritornare proprio per onorare il Giglio di famiglia. La divisione musicale è quella della Greco’s band di Michele Greco, mentre la paranza è la San Massimo di Nicola Trinchese. Anche in quest’ ultimo caso si tratta di una scelta di cuore visto che sono tre generazioni che i membri maschi della famiglia cullano con questa storica paranza: da nonno Marco fino alle nuove, giovanissime leve, già pronte per le prime “alzate”. Il Giglio, la cui realizzazione è affidata alle maestranze della bottega Tudisco, sarà un inedito “quattro facce” progettato dal professor Nunzio Meo. 

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