I Gigli di Nola sono patrimonio dell’umanità Unesco. Il sindaco Geremia Biancardi: “Nostra storia è ricchezza universale”

 

Nola – “La festa dei Gigli di Nola, la nostra storia, la nostra fede, il nostro dna di popolo nolano sono  ricchezza  universale. L’Unesco ha ufficialmente iscritto le 4 città della rete delle grandi macchine a spalla nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Ora tutto questo dovrà tradursi in nuove opportunità di crescita per Nola”: da Baku in Azerbaijan  il sindaco di Nola Geremia Biancardi annuncia l’iscrizione del secolare evento dedicato a San Paolino nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità.  

Il riconoscimento è stato assegnato durante i lavori  del Comitato intergovernativo Unesco che ha esaminato 31 dossier di candidatura tra i quali quello delle feste della Rete delle grandi macchine a spalla italiane che, oltre ai Gigli di Nola,  include la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, la Varia di Palmi e i Candelieri di Sassari.

Il progetto fu avviato nel 2005 da Patrizia Nardi – coordinatrice della Rete e responsabile del progetto di candidatura –  nella forma dell’interscambio culturale tra le comunità  e fu successivamente recepito dalle istituzioni con il Protocollo di Nola. La proposta di candidatura della Rete fu validata nel 2011 dall’ufficio patrimonio Unesco del Mibac e nel 2012 fu indicata dalla commissione nazionale Italiana per l’Unesco  alla selezione dell’organismo internazionale  come unica candidatura italiana per il 2013 e prima candidatura tematica del patrimonio intangibile presentata da uno stesso Stato parte.

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