Il Papa ieri festeggiato dagli scout: “Costruite ponti non muri”

Circa novantamila scout dell’Agesci hanno festeggiato ieri papa Francesco che ha compiuto un giro in papamobile tra piazza San Pietro e via della Conciliazione. 

«Capacità di dialogo con la società, questo mi raccomando, la capacità di dialogo, con la società fare ponti, fare ponti in questa società dove c’è l’abitudine di far muri, voi fate ponti, per favore», ha detto il Papa, a braccio, agli scout.

«Non vantatevi eh, ma vi dirò una cosa: voi siete una parte preziosa della chiesa in Italia», ha continuato papa Francesco. «Forse i più piccoli tra voi non se ne rendono bene conto – ha aggiunto – ma i più grandi spero di sì. In particolare, voi offrite un contributo importante alle famiglie per la loro missione educativa verso i fanciulli, i ragazzi e i giovani. I genitori ve li affidano perché sono convinti della bontà e della saggezza del metodo scout, basato sui grandi valori umani, sul contatto con la natura, sulla religiosità e la fede in Dio. Metodo che educa alla libertà nella responsabilità. Questa fiducia delle famiglie non va delusa – ha concluso – neanche quella della Chiesa. Vi auguro di sentirvi sempre parte della grande comunità cristiana».

In piazza oltre 22.500 ragazzi tra gli 11 e i 15 anni e 18.000 i bambini dagli 8 anni in su. Un gruppo di Rover e Scolte, ragazzi tra i 16 e i 21 anni, è partito il 9 giugno in bicicletta dal Parco di San Rossore, vicino a Pisa, dove lo scorso anno si è tenuta la Route Nazionale, ed è arrivato pedalando a San Pietro.

«La bellezza del nostro camminare da pellegrini, del venire qui ad incontrare te, Papa Francesco, è il desiderio di abbracciare chi ogni giorno ci indica la strada maestra e ci invita a occuparci del mondo – hanno detto nel saluto al Santo Padre i presidenti del Comitato nazionale Agesci, Matteo Spanò e Marilina La Forgia -. Siamo nelle città, nei quartieri dove possiamo essere più utili, e in tanti paesi. Abitiamo le parrocchie e lì proviamo a fare la nostra parte».

A Bergoglio è stata consegnata e letta coralmente la «Preghiera per il Papa con il Papa», sintesi di oltre 150 preghiere scritte per l’occasione dai gruppi scout di tutta Italia. Poi i Lupetti e le Coccinelle, i più piccoli dell’ associazione, «pellegrini della gioia» hanno consegnato al Papa il pane, frutto del lavoro dei contadini. Esploratori e Guide, i ragazzi dai 12 ai 16 anni, «pellegrini del bene», hanno consegnato la terra, quella dei nostri paesi, delle nostre città. I Rover e le Scolte, i giovani dai 16 ai 21 anni, «pellegrini del dono» le bende, che ricordano quanto bene possiamo fare agli altri.

Prima di salire di nuovo a bordo della Papamobile per andar via da Piazza San Pietro, papa Francesco si è fermato a salutare e accarezzare alcuni ragazzi disabili che hanno partecipato all’udienza.

 

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