Il Senato respinge la mozione di sfiducia ad Alfano

Il Senato ha respinto la mozione di sfiducia promossa dal Movimento 5 stelle e da Sel contro il ministro Alfano su caso kazako con 226 no, 55 sì e 13 astensioni. «C’era una mozione di sfiducia, è stata respinta, sono soddisfatto». Risponde così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, lasciando il Senato al termine delle votazioni sulla mozione di sfiducia che è stata respinta. Uscendo dal Senato Silvio Berlusconi, a chi gli domandava se fosse soddisfatto del voto, ha risposto: «sì certamente».

Letta. In precedenza il responsabile del Viminale era stato difeso dal premier. Dal caso Ablyazov sono emersi fatti «non tollerabili in relazione a una donna e a una bambina», ma anche «l’estraneità del ministro dell’Interno». «C’è chi ha invocato la responsabilità oggettiva del ministro, su questo rimando interamente alle parole del capo dello Stato», ha spiegato il premier Enrico Letta parlando al Senato.«Rivendichiamo la via della costruzione paziente di riforme destinate a durare certo oltre il nostro mandato: chi vuole logorare il Governo e il quadro politico parla di rinvii, io preferisco parlare di serietà». Lo ha aggiunto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, parlando in Aula al Senato durante la discussione sulla mozione di sfiducia al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, promossa dal Movimento 5 Stelle e da Sel.

 
Nuova fiducia al governo. «Vogliamo continuare e a costruire risposte per questo Paese. Questo “no” consentirà al Governo di lavorare nelle prossime settimane» a provvedimenti sull’Imu e l’Iva, di «risolvere il problema degli esodati» e di «accelerare sul pagamento dei debiti della PA alle imprese», ha detto Letta.

 

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