Italicum, via libera alla prova della Camera

Via libera senza modifiche al testo dell’Italicum dalla Commissione Affari costituzionali alla Camera e mandato ai relatori, Gennaro Migliore (Pd) e Francesco Paolo Sisto (FI), di presentare il provvedimento in Aula. Al momento del voto in Commissione, assenti tutti i gruppi di opposizione: M5S, Sel, Forza Italia, Lega e FdI. La riforma della legge elettorale sara’, dunque, all’esame dell’Aula di Montecitorio a partire da lunedi’, 27 aprile.
  Lavori, quelli dell’Aula, che si preannunciano particolarmente tesi, con l’opposizione decisa a ricorrere al voto segreto nella speranza di mettere in difficolta’ governo e maggioranza. Silvio Berlusconi e’ molto critico nei confronti di una legge che, dice, conferisce un potere totale a Matteo Renzi con appena il 30 per cento dei consensi. “Berlusconi dovrebbe spiegare perche’ ha votato l’Italicum, una legge che premia la lista anziche’ la coalizione, dando al presidente del consiglio la possibilita’ di comandare, prima ancora che di decidere”, e’ la risposta di Rosy Bindi. Prova a gettare acqua sul fuoco il ministro delle Riforme e dei rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi: “Io mi auguro che i partiti decidano tutti insieme di discutere questo provvedimento senza bisogno di ricorrere ai voti segreti che e’ una possibilita’ concessa dal regolamento e quindi chiaramente e’ una facolta’ dei gruppi chiederlo, su questo non c’e’ dubbio. Ma penso che le battaglie si possano giocare a viso aperto. Vediamo quello che succede – aggiunge Boschi – mi sembra pero’ che Forza Italia abbia gia’ annunciato la richiesta di voto segreto in maniera ufficiale”. Parole che vengono lette dal capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta, come “paura da parte del governo. Un motivo in piu’ per chiedere il voto segreto. Noi pensiamo che i parlamentari debbano esprimersi su un provvedimento cosi’ delicato nella pienezza delle loro coscienze. Quindi chiederemo il voto segreto”, aggiunge Brunetta. Sulla riforma elettorale interviene anche l’ex premier Enrico Letta che, ai microfoni di Radio24, spiega come una sola volta nella storia della Repubblica si sia approvata una legge elettorale a maggioranza stretta: e’ accaduto con il Porcellum ed “e’ stato un disastro. Le altre, il Mattarellum e quelle della prima Repubblica, sono state approvate a maggioranze larghe perche’, come ha detto Renzi stesso, le regole del gioco si fanno tutte insieme. C’e’ bisogno di una maggioranza larga”, ha concluso Letta. 

 

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