Juve in finale di Champions

Juventus vola in finale di Champions League dopo 12 anni. La formazione guidata da Massimiliano Allegri, pareggia 1-1 al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid nella semifinale di ritorno e grazie al successo per 2-1 dello Juventus Stadium centra l’obiettivo Berlino, un obbiettivo a cui in pochi credevano ad inizio stagione. “E’ stata una partita storica e stoica”, ha detto a fine gara il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, definendo l’impresa, anche se gli stessi juventini non vogliono che la si definisca così, di arrivare in finale di Champions League, la più importante competizione di club, contro il Barcellona, a Berlino il 6 giugno. Tifosi in delirio al rientro, in piena notte a Caselle, della Juventus. In centinaia hanno accolto all’aeroporto Morata, Pogba, Buffon, Tevez, Bonucci e tutti gli altri eroi della partita del Bernabeu. Selfie, cori, bengala e tanta gioia, con la speranza di continuare a gioire in Germania.

Eroe di serata, se se ne vuole evidenziare uno, è ancora una volta l’ex di turno, Alvaro Morata, che ha pareggiato nella ripresa il rigore realizzato da Cristiano Ronaldo. Ma è stata una squadra eroica, con una difesa attenta che ha concesso, come era normale, delle occasioni ai variRonaldo, Benzema, Bale, ma grazie alla difesa guidata da Gigi Buffon,che dopo nove anni torna a Berlino in una finale, era quella dei Mondiali del 2006, ha chiuso i varchi e portato a casa un pareggio che vale oro. Ma il merito oltre ai giocatori, e alla società, va dato senza dubbio, al tecnico, Massimiliano Allegri che ha costruito la squadra, reduce dalla vittoria di tre scudetti consecutivi, che è riuscita a vincere il quarto titolo e arrivare in finale di Champions League e Coppa Italia.

“Ora, visto che siamo in finale, speriamo vada bene. Ai ragazzi c’è solo da fare i complimenti. La Juventus in finale fa bene anche al calcio italiano”, ha detto Allegri a fine partita. “In questo momento giocare contro il Barcellona è quasi impossibile, davanti hanno tre giocatori stratosferici, noi dobbiamo essere consapevoli delle nostre possibilità e andare a Berlino per giocarci questa coppa. In una partita secca può succedere di tutto, sarebbe stato più difficile sulla doppia sfida”.

 

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