L’agro nolano nella morsa del maltempo
Nola – Anche la Campania dall’altra notte è sotto la morsa del maltempo, piogge torrenziali si stanno abbattendo in queste ore su tutta la regione. Difficile la situazione nel napoletano: un morto per il crollo di un albero. DISAGI AI TRENI: CIRCOLAZIONE SOSPESA. L’ondata di maltempo che da stanotte interessa la Campania sta avendo ripercussioni anche sul traffico ferroviario in regione. Sulla linea Cancello-Sarno circolazione sospesa dalle 8.15 per l’esondazione del torrente Quindici che, nel Nolano, ha invaso la massicciata ferroviaria. LA SITUAZIONE NEL NOLANO. A Saviano – si legge in una nota diffusa da Gennaro Esposito di Assocampaniafelix – è esondato il Lagno Rosario e tre persone rischiano di annegare nella propria abitazione per la rottura del muro di contenimento del corso d’acqua ostruito dai rifiuti. “L’Alveo Quindici a Nola è monitorato costantemente”, come ha reso noto il sindaco Geremia Biancardi che in questo momento è in Municipio con il capo dei VV.UU. Carmine Lanzaro e il dirigente Giovanni De Sena. Intanto sembra che nel tratto di Via Cimitero l’Alveo sia esondato, infatti la strada che porta al Cimitero è in questo momento allagata – come confermano alcuni cittadini che hanno provato a recarsi stamane al Cimitero. Anche a Casamarciano acqua e detriti provenienti dalla collina hanno invaso Via Circumvallazione, all’altezza di Dimagas. LE CRITICITA’. Ma a destare maggiore preoccupazione è l’Alveo Quindici all’altezza del “Ponte di Battipaglia”, nonché il Lagno Rosario e il canalone del monte Somma nel tratto che attraversa Piazzolla di Nola. L’ESONDAZIONE DELL’ALVEO QUINDICI A GIUGNO 2009. Due anni e mezzo fa, come si ricorderà, l’Alveo Quindici esondò a Nola a causa delle abbondanti piogge all’altezza di Via A. De Gasperi, causando gravi danni a molte abitazioni. Furono coinvolti circa cinquecento persone, intervenne anche la Protezione Civile ed i Vigili del Fuoco di Napoli, per alcuni giorni la zona restò senza acqua e luce. LE CAUSE: MANCATA MANUTENZIONE REGI LAGNI. Oggi quel pericolo esiste ancora, anzi la situazione è forse peggiorata proprio per l’assoluta mancanza della manutenzione degli Alvei da parte della Regione Campania. Le foto (prolungamento di Via A. De Gasperi, ndr) scattate qualche giorno fa e che vi mostriamo mettono in evidenza la gravità della situazione: il letto dell’Alveo è ricoperto da arbusti alti due metri che ostruiscono il passaggio dell’acqua; in alcuni tratti la vegetazione è rappresentata da canne alte anche cinque metri; gli argini non sono visibili, alcuni abitanti della zona per proteggere le loro abitazioni dai pericoli di esondazioni hanno noleggiato a proprie spese delle ruspe per ripulire il letto dell’Alveo dalle carcasse e rifiuti trascinati nel tempo dalla violenza dell’acqua. Molti cittadini sono indignati per l’assurda inerzia delle istituzioni, qualcuno oltre al danno ha subito anche la beffa del fermo amministrativo della propria auto per non aver pagato la tassa emessa dal Consorzio di bonifica del Volturno che tra l’altro nel passato era preposto alla bonifica dei Regi Lagni. LA STRADINA FATISCENTE. A questo si aggiunge la mancata manutenzione comunale di una stradina a doppio senso, larga quasi tre metri, adiacente l’argine dell’Alveo. Nata come passaggio pedonale, oggi è molto frequentata dagli automobilisti per sfuggire al caotico traffico cittadino. Centinaia di buche, manto stradale in condizioni pessime, in alcuni tratti sono abbandonati rifiuti, mancanza assoluta di un impianto di illuminazione. L’INDIGNAZIONE DEI CITTADINI. Gli abitanti del posto sono ormai sfiduciati, non hanno più voce, sono anni che chiedono un’attenzione per la zona, promesse tante ma fatti concreti nessuno. La settimana scorsa una delegazione di cittadini della zona si è recata in Municipio per evidenziare la grave situazione, ricevendo una risposta più o meno di questo tenore: “l’Amministrazione comunale può intervenire solo in caso di emergenza, in quanto la manutenzione dei Regi Lagni spetta alla Regione”, come per dire: “solo se ci scappa il morto o viene allagata la zona possiamo intervenire, la prevenzione non è prevista”.
di Autilia Napolitano