Mandatopoli, il Gip “Un sistema fraudolento tanto semplice quanto devastante”

Nola – I militari della Compagnia dei Carabinieri e della sezione di Polizia Giudiziaria, nonché della Guardia di Finanza di Nola hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Nola nei confronti dei membri di un sodalizio criminale operante all’interno del Comune di Nola dedito alla commissione dei reati: associazione per delinquere, peculato e falsità materiale commessa in atti pubblici dal pubblico ufficiale ai danni dell’ente di piazza Duomo. 
 
I destinatari delle misure di custodia cautelare in carcere sono: Filomena De Sena impiegata comunale addetta all’ufficio servizi finanziari e mandati del comune di Nola, Angelo Ranieri impiegato del comune di Nola e addetto all’ufficio servizi finanziari e gestione bilancio del comune di Nola, Antonio Mercogliano imprenditore titolare di una omonima ditta individuale. 
Galeota Salvatore, invece, anch’ egli impiegato del comune di Nola presso l’ufficio servizi finanziari – magazzino, è stato raggiunto da un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari. 
 
Altre cinque persone sono state destinatarie di altrettanti avvisi di garanzia. 
 
I provvedimenti sono stati emessi  conclusione di una complessa e articolata indagine diretta dalla Procura della Repubblica di Nola che ha permesso di individuare e monitorare un ‘ organizzazione criminale operante nel Comune di Nola la quale era riuscita a sottrarre dalle casse dell’Ente pubblico 1.321.655 di euro, attraverso un meccanismo fraudolento definito dal Gip, dottor Campoli, “tanto semplice, quanto devastante nei suoi esiti” sul quale è stata raggiunta “una cifra probatoria che può definirsi senza remore ai limiti dell’assoluta evidenza”. 
 
I componenti dell’organizzazione, così come emerso nel corso delle indagini, erano riusciti a formare, nell’arco di dieci anni, 43 falsi mandati di pagamento relativi ad opere pubbliche mai realizzate o servizi mai resi, inserendo tali disposizioni di pagamento nell’apposito software di gestione dei pagamenti utilizzato dal Comune di Nola. Attraverso tale iter illecito i funzionari comunali riuscivano a far giungere ingenti somme di denaro nella disponibilità dell’imprenditore ( che da quest’ ultimo, venivano ridistribuite in parte tra i sodali) o di altri privati. 
 
Le attività di indagine sono state avviate a seguito di approfondimenti condotti sulla posizione dell’imprenditore coinvolto nell’attività associativa. Attivo sul territorio nolano e titolare di un’ impresa edile operante in regime di appalto con il Comune di Nola per la realizzazione di opere pubbliche. La ricostruzione dei flussi economico – finanziari posti in essere dai soggetti coinvolti ha così permesso di individuare 43 operazioni illecite ed in particolare mandati di pagamento relativi ad investimenti pubblici in realtà mai realizzati o frutto di una duplicazione degli impegni spesa, individuando, per ognuno degli indagati, l’esatto ruolo ricoperto e l’ammontare degli illeciti profitti conseguiti. 
 
Particolare interesse investigativo è stato altresì riposto sul ruolo ricoperto dall’imprenditore coinvolto nelle illecite attività. Secondo la Procura oltre ad avere il compito di ricevere e ridistribuire le somme di denaro illecitamente incassate provvedeva a formare false fatture al fine di ovviare ad eventuali controlli interni di carattere amministrativo posti in essere dallo stesso comune. 
 
A far parte dell’organizzazione anche una rete di soggetti aventi ruoli secondari ma determinanti per la riuscita delle attività illecite realizzate dall’organizzazione, come prestanomi sui conto correnti per far transitare le somme illecitamente sottratte dal bilancio comunale in cambio di esigue somme denaro. Le misure adottate, allo stato, sono state applicate al fine di impedire che l’ingente danno finora cagionato alle casse comunali potesse essere portato a conseguenze ulteriori. 
 

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