Mondiali: Rossi Brasile lontano, Italia testa 7 punte

Rossi fuori dal Mondiale, Insigne nel gruppo dei 30 per il raduno di Coverciano, nel gruppo dei sette attaccanti tra i quali Cassano guadagna terreno. Si stringe la rosa degli azzurri per il Mondiale, e Cesare Prandelli è a un passo dalle scelte finali. Restano otto giorni e due turni di campionato (tanti quanti ne avranno a disposizione Napoli e Fiorentina) per rendere definitivi gli orientamenti. Il ct della nazionale è uscito con l’animo appesantito dalla serata dell’Olimpico ”Noi italiani abbiamo bisogno di toccare il fondo”, le sue parole trentasei ore dopo la folle notte di Coppa Italia a Roma. Uno stato d’animo che rende più difficile concentrarsi sul Mondiale alle porte. Forse anche per questo al suo staff il ct ripete il motto delle ultime settimane: non è ancora il momento di fare nomi definitivi.
 
Ma gli orientamenti sì, si stanno delineando. E però c’è anche la volontà di riportare al centro del campo il calcio giocato, più che la violenza. Il ct ripete il motto delle ultime settimane: non è ancora il momento di fare nomi definitivi. Ma gli orientamenti sì, si stanno delineando. E la finale di Coppa Italia ha anche fornito un paio di indicazioni tecniche a Prandelli. La prima: al momento, Giuseppe Rossi è fuori dal Mondiale. La seconda: Insigne si è rimesso in corsa. Dopo quattro mesi di stop per una distorsione al ginocchio che non ha comportato l’operazione senza fugare i rischi per la carriera, l’attaccante della Fiorentina è tornato in campo sabato sera: 23 minuti del secondo tempo, recupero compreso, e una piccola speranza personale.
 
Ma le valutazioni tecniche dello staff Italia non sono confortanti, unite ai dati fisici e ai segnali che arrivano da Firenze, città e ambiente che Prandelli conosce benissimo. Al contrario, a impressionare favorevolmente il ct è stato il piglio col quale Insigne ha affrontato la finale di Coppa, ancor prima dei due gol. A guardare solo quelli, Cassano è in vantaggio nella stagione. Prandelli ha parlato dell’attaccante del Parma come finto nove, e giocatore dell’ultima mezzora.
 
Tutti messaggi che chiariscono il ruolo che il ct ha in mente per Fantantonio: se alla fine vincerà il ballottaggio, nessun trattamento di riguardo, non ci sarà bisogno neanche di chiarire a quattr’occhi. Per il resto, Destro resta in vantaggio su Immobile. Dunque, sette attaccanti da includere nella lista dei 30, e cinque posti da assegnare: Balotelli, Cerci, Cassano, Insigne, Destro, Immobile, Gilardino. I prossimi giorni diranno se si partirà tutti alla pari o le gerarchie sono già stabilite. Per il resto, in lizza per un posto c’è anche Verratti: sarà nei 30, deve definitivamente conquistarsi un posto tra i 23. Sembra invece fatta la scelta del terzo portiere: Perin sta per vincere lo sprint su Scuffet.
 
Recuperato Maggio, la lista probabile – al momento – potrebbe essere questa:
 
portieri BUFFON, SIRIGU, PERIN, SCUFFET;
difensori MAGGIO, ABATE, DE SCIGLIO, CRISCITO O ASTORI BARZAGLI, BONUCCI, CHIELLINI, PALETTA;
centrocampisti PIRLO, DE ROSSI, MONTOLIVO, THIAGO MOTTA, MARCHISIO, CANDREVA, VERRATTI, PAROLO, ROMULO, POLI O AQUILANI;
attaccanti BALOTELLI, CERCI, INSIGNE, CASSANO, DESTRO, IMMOBILE, GILARDINO

 

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