Nola, cimitero: degrado senza fine. Nel frattermpo il tribunale condanna tre impiegati che intascavano indebitamente somme di denaro

Nola – In molti casi le erbacce avvolgono le tombe. Un “abbraccio” che rende anche i nomi dei defunti non più leggibili. E’ questa l’immagine emblematica che restituisce l’attuale stato in cui versa il cimitero cittadino. Uno stato di degrado e di abbandono che soprattutto nelle ultime settimane ha provocato un sentimento di profonda indignazione da parte dei cittadini. Le lamentele si sprecano, così come i richiami ad una pulizia che riporti questo luogo a livelli sufficienti di decoro. Per ora, però, nulla è accaduto. Da mesi, infatti, il cimitero langue “ostaggio” di una vegetazione spontanea che ha ormai occupato quasi tutti gli spazi. Nella parte “vecchia” della struttura i viali sono coperti dalle erbacce, così come le zone antistanti le cappelle. Anche nella parte nuova le cose non vanno meglio: vegetazione incolta che spunta da ogni dove, fino a coprire in qualche caso le stesse tombe. In molti casi sono le stesse famiglie ad intervenire per rimuovere rifiuti e pulire per ridare dignità ai luoghi dove giacciono le spoglie dei propri cari. Ma la rabbia è palpabile. Basta recarsi al cimitero per rendersi conto della situazione e registrare il forte malcontento e la delusione dei cittadini. “E’ una situazione vergognosa!”. Una situazione di degrado che cozza contro il forte rincaro dei costi relativi ai servizi cimiteriali. Rispetto a tre anni fa, ad esempio, la tariffa per l’estumulazione delle salme è aumentata di quasi tre volte passando da 97 euro a 250 euro a estumulazione.

 

LO SCANDALO E LE CONDANNE – La vicenda del cimitero di Nola è da tempo nel mirino delle polemiche. Oltre alla questione legata alle tariffe del costo dei servizi vi è la precarietà della manutenzione che lascia molto a desiderare. Attualmente i servizi cimiteriali sono stati affidati ad una ditta privata. L’esternalizzazione è stata decisa a seguito dell’indagine della Procura, risalente a qualche anno fa, che ha riguardato quattro addetti comunali, nel frattempo trasferiti ad altre mansioni. Secondo l’accusa, gli stessi, attraverso “artifizi e raggiri”, avrebbero lucrato dei guadagni illegittimi per la riesumazione e l’inumazione dei defunti. Attività che rientravano già nei propri compiti e che avrebbero dovuto svolgere senza alcun pagamento ulteriore da parte dei cittadini, oltre a quanto previsto dal regolamento. Le indagini condotte dalla Procura della Repubblica furono indotte da un’ indagine interna dell’amministrazione che evidenziò una discordanza tra le somme incassate ed il numero dei decessi annuali.

Nei giorni scorsi, tre dei quattro dipendenti indagati, sono stati condannati dal Tribunale di Nola con pene variabili dagli 8 ai 10 mesi di reclusione.

 

PIANO DI RILANCIO Intanto l’amministrazione lavora ad un piano di riqualificazione del cimitero. Nei mesi scorsi, infatti, è stato approvato dalla giunta municipale il relativo progetto di rilancio  per un importo complessivo di  900mila euro.

La riqualificazione riguarderà la pavimentazione dei viali principali in porfido e di quelli secondari. Sarà potenziata  la rete delle acque reflue e piovane con nuove caditoie e pozzetti di sedimentazione. Infine è previsto anche un nuovo impianto di illuminazione notturna, soprattutto nelle parti nuove del cimitero. Inoltre dai ragazzi del servizio civile è stato avviato il censimento per la verifica della scadenza delle concessioni della cappelle gentilizie che ha una durata di 99 anni. Per quelle scadute sarà attivata la procedura di rinnovo e nel caso di mancato interesse si potrà partire con concessioni ex novo. Per la manutenzione del verde si attende invece l’esito della gara indetta presso la stazione unica appaltante della Prefettura i cui  tempi restano indefiniti. Meglio sarebbe intervenire con una piccola gara ad hoc, solo per il cimitero, così come fatto nel caso della Gescal. 

 

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