Nola, Luigi Conventi lascia la carica di consigliere comunale

Nola – Il consigliere Luigi Conventi capo gruppo di Città Viva, lascia lo scranno da consigliere comunale.  In un turn over all’interno di Città Viva alcuni giorni fa ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica. In una nota, Conventi consegna le sue impressioni su questi due anni di amministrazioni vissuti tra i banchi dell’opposizione, da cui ha saputo comunque dare il suo fattivo contributo “ A due anni esatti dalla mia proclamazione rassegno le dimissioni da consigliere rispettando un accordo preso in seno al mio movimento di appartenenza.  Non amo gli addii, i commiati, le frasi di circostanza anche perché potrei emozionarmi.  Innanzitutto, dichiaro la mia inadeguatezza a conoscere, valutare e proporre univoche soluzioni ai tanti problemi che investono la nostra comunità e la nostra amata Nola. Da tale inadeguatezza sono conseguite azioni mie talvolta estemporanee, con qualche punta di eccesso. Ma parimenti tengo a sottolineare che  sono stato sempre leale e corretto e di questo vado fiero e ho la coscienza scevra da gravami. In due anni  mi avete arricchito di conoscenze precedentemente a me ignote e di confronto anche aspro, e per tutto vi porto gratitudine. Ho inteso due anni di vita pubblica esclusivamente come “servizio”, con onestà e dedizione.  La differenza tra i diversi schieramenti  in Consiglio Comunale nasce da una concezione della vita, dei bisogni e delle scarse risorse disponibili, vista da angoli di partenza opposti ma che tendono tutti al “bene comune” ed alla crescita delle comunità.  Nessuno può negare lo sforzo compiuto da codesta Amministrazione e tuttavia esco dal civico consesso senza aver potuto vedere realizzati importanti progetti, esaminati e licenziati nelle apposite Commissioni, nel mentre restano sul tappeto urgenti richieste di interventi sul versante del lavoro, del sostegno alla povertà ed alle classi disagiate, ai diversamente abili, agli anziani, ai fratelli migranti, agli espulsi dal mercato del lavoro, ai precari. E poi i ritardi per la salvaguardia dei nostri tesori nascosti ed in pericolo (villaggio preistorico, anfiteatro, Castello de la Tour ecc.), per l’integrazione tra centro e frazioni, per la presenza istituzionale in seno all’Interporto Campano, che pure dovrebbe rappresentare una risorsa consistente per i nostri tanti giovani in affannosa attesa di una sistemazione decente.  Il mio primo desiderio è stato quello di inserire nello Statuto Comunale la definizione “acqua bene comune, senza rilevanza economica” ma finora lo Statuto, pur licenziato a luglio 2009, giace ancora in qualche polveroso cassetto. Quella definizione l’hanno inserita tanti Comuni ai quali l’avevo inviata, ancora oggi l’Amministrazione non ha inteso premiare la mia lunga battaglia coronata, tuttavia, dal grande successo popolare dei due referendum per l’acqua pubblica del 12 e 13 giugno scorsi.  Vado via con la convinzione che bisogna battersi per due grandi ed improcrastinabili riforme: una più snella e responsabile amministrazione politica ed una radicale e moderna semplificazione della burocrazia, attualmente incatenata a schemi arcaici e farraginosi.  Auspico infine che si dia rapido completamento al processo di trasparenza degli atti pubblici, tagliando così di netto il nodo gordiano della frequente commistione tra politica e burocrazia, per rendere efficace la lotta alla corruzione, al clientelismo ed all’interesse personale rispetto all’interesse generale, cioè a quel “bene comune” cui tutti tendiamo. Faccio voti che dalle Vostre intelligenze e dal volere popolare possa emergere un progetto di una nostra rappresentanza autoctona ai diversi livelli politico-istituzionali. Detto questo, vi abbraccio tutti in amicizia e rispetto e se continuerò a borbottare, su altri livelli, non l’abbiate a male e riferite all’avanzare dell’età eventuali mie intemperanze.Mi consola che l’amico di sempre  Franco Ambrosio è costretto a pagare una cena per la scommessa perduta, ma avrebbe dovuto ricordare bene che sono   testa dura, un po’ come lui, e la parola la mantengo, costi quel che costi.  Auguro a Gianluca Napolitano che mi surroga buon lavoro, nel solco di quella carta dei valori diventata la costituzione di Città Viva Alternativa progressista.A tutti Voi il mio grato pensiero per la bellissima ancorché non sempre facile esperienza vissuta insieme. Buon lavoro a tutti per una Nola che possa ritrovare l’antico smalto, l’antica autorevolezza. Ai cittadini di Nola un grazie di cuore per la fiducia a suo tempo accordatami,  con la speranza di non averli delusi”.

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