Nola, permesso a costruire in via Boccio: il Comune smentisce se stesso. Ancora deroghe che stravolgono il Piano regolatore: siamo al caos

Nola – È bagarre dopo il rilascio del permesso a costruire da parte dell’ufficio tecnico in data 22 dicembre a favore di Iesu Immobiliare. Lo stabile in questione è quello delle “Suore della Pace”, istituto scolastico in via Amilcare Boccio, di cui un’ ala sarà abbattuta e ricostruita per far spazio ad un complesso residenziale.

L’anomalia che emerge – anche in maniera piuttosto plateale – è che lo stesso permesso fu bocciato nel 2018, circostanza che ha spinto la società promissaria – acquirente a promuovere ricorso al Tar (n.3957/2018).

La Camera di Consiglio per la discussione era stata fissata per il 6 novembre del 2018, ma stranamente la Iesu Immobiliare rinunciò alla discussione.

 È verosimile che  -nell’ incertezza circa l’esito del giudizio  – abbia valutato maggiormente conveniente ripresentare il progetto alla nuova amministrazione.

 Fin qui, tutto legittimo. La cosa strana è che l’attuale dirigente dell’ufficio Lavori pubblici, Felice Spampanato abbia rilasciato, in pendenza di ricorso, il permesso a costruire lo scorso 22 dicembre.

L’OPPOSIZIONE È SUL PIEDE DI GUERRA

Una decisione che ha aperto in città una levata di scudi e un acceso dibattito. L’opposizione è sul piede di guerra e già annuncia che sulla questione andrà fino in fondo. A breve si procederà con la richiesta di accesso agli atti.

Con questo permesso a costruire si pone in campo un precedente che in tanti ritengono pericoloso per la tutela del territorio, in quanto si consente di costruire edifici privati, laddove il piano regolatore prevede infrastrutture comunali. Si teme un effetto domino. Ed anche “l’appiglio” alla deroga al Piano casa, secondo l’opposizione, non tiene in quanto la stessa può riguardare i parametri urbanistici (altezza,  volumi, ecc), giammai la destinazione d’uso.

IL “GIALLO” DEL MANCATO COINVOLGIMENTO DELL’UFFICIO LEGALE A FAVORE DI UN PROFESSIONISTA SALERNITANO

Altro aspetto poco chiaro è il perché non sia stato chiesto, su una questione così rilevante, il parere al responsabile dell’ufficio legale del Comune, l’avvocato Maurizio Renzulli, lo stesso che difende l’ente al Tar per la medesima vicenda, preferendogli un altro professionista di Salerno, città in cui la società immobiliare in questione sta realizzando importanti e rilevantissimi interventi edilizi.

Una scelta tra l’altro fortemente anti-economica per il Comune di Nola che dovrà, ovviamente, pagare a parte l’estensore del parere, nonostante le note difficoltà di cassa a seguito del dissesto

Ormai il fenomeno delle anomalie urbanistiche in barba al piano regolatore, abusando dello strumento delle deroghe, è diventato esteso e diffuso. Una vicenda che deve indurre ad una profonda riflessione. Numerose sono le segnalazioni di interventi board line anche in area agricola, così come numerose incertezze sul piano della legittimità insistono sul prossimo rilascio del permesso a costruire, sempre in deroga, a favore della Vim, azienda che dovrà occuparsi della realizzazione della sede dell’università Parthenope in via Madonne delle Grazie.

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