Nola, presentata la proposta di legge regionale “Rigenera Campania”
Nola – Presentata a Nola – lo scorso 15 marzo – presso il salone del Museo Storico Archeologico la proposta di legge regionale di iniziativa popolare Rigenera Campania.
Oltre cento tra associazioni e organizzazioni territoriali si sono messe insieme e hanno dato vita a un’ampia serie di proposte che intervengono su più filoni fondamentali nella lotta ai cambiamenti climatici nella nostra regione: bloccare il consumo di suolo, il dissesto idrogeologico e contrastare l’inquinamento dell’aria, il rilancio delle fonti rinnovabili per produrre energia pulita e ripubblicizzare la gestione dell’acqua, la conversione ecologica della produzione di cibo, per difendere e valorizzare il lavoro dei piccoli produttori e trasformatori all’insegna della sostenibilità.
Ne hanno discusso Gianluca Napolitano, del direttivo regionale di Slow Food Campania, con Illuminato Bonsignore, esperto di energie rinnovabili e tra i promotori della Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale di San Giovanni a Teduccio, Gabriele Riccardi, professore ordinario di Endocrinologia al Dipartimento di Medicina dell’Università Federico II e studioso della dieta mediterranea, Gennaro Esposito, presidente di ISDE Medici per l’Ambiente Nola – Acerra, Guido Grosso, architetto ed esperto di pianificazione urbanistica, Salvatore Piscitelli, docente e presidente dell’Università delle Tre Età di Nola.
La proposta ha già visto l’adesione formale dei consigli comunali di Avellino, Bracigliano e Grottolella, che hanno approvato all’unanimità le delibere, e nelle prossime settimane lo hanno inserito all’ordine del giorno altri Comuni, a partire da San Paolo Bel Sito.
Già raccolte circa 7 mila firme, ma l’obiettivo della campagna è superare, entro il mese di maggio, quota 10 mila sottoscrizioni per portare in Consiglio regionale una proposta di legge che è stata elaborata in un percorso partecipato di laboratori e incontri con un’idea di fondo: nella lotta ai cambiamenti climatici serve una radicale strategia di conversione ecologica di economia, società, organizzazione delle città.
Una sfida impegnativa ma di grande importanza in una regione dove si toccano livelli record di inquinamento dell’aria, uno stato penoso di tanti corsi d’acqua e tratti di costa, e il consumo dissennato di suolo non accenna a diminuire.