Nola, Tribunale e Università si contendono il Palazzo del Fascio

Nola – Il palazzo del Fascio “pomo della discordia” tra la Procura ed il Tribunale da un lato, e l’Università Parthenope dall’altro. A decidere sulla prossima destinazione d’uso dei circa 750 metri quadrati del fabbricato di piazza Giordano Bruno sarà l’Agenzia del Demanio, proprietaria dello stabile. E’ fissata per questa mattina, infatti, l’audizione del Procuratore della Repubblica, Paolo Mancuso, e del preside della facoltà di giurisprudenza della Parthenope, Federico Alvino.

Entrambi gli enti, Tribunale e Università, necessitano di nuovi spazi vitali. La Parthenope dopo aver abbandonato, qualche anno fa, i locali messi a disposizione con un comodato d’uso gratuito dalla stessa Agenzia del Demanio sembra essere decisa a  ritornare alla propria sede nolana. L’esperimento di trasferire interamente la facoltà di Giurisprudenza a Napoli ha prodotto dei risultati poco lusinghieri. L’ateneo, infatti, ha visto calare drasticamente i propri iscritti. A mancare sono gli studenti della provincia, in particolare quelli dell’area nolana, che fino a quando era attiva la sede universitaria di piazza Giordano Bruno costituivano per la Parthenope una platea consistente. Un flusso di iscritti in costante crescita che però si è arrestato allorché l’Università ha deciso di lasciare la città di Nola per Napoli. Ora, per far risalire la curva delle iscrizioni, la Parthenope prova a tornare all’ombra del filosofo degli Eroici furori, forte della convenzione con l’Agenzia del Demanio che gli concede i locali con un comodato d’uso gratuito.

 

In cantiere ci sono più ipotesi. Riportare il primo anno di una facoltà. Oppure istituire una nuova facoltà triennale, come Scienza dell’amministrazione o ancora una scuola di formazione post- laurea. Opzioni alle quali si sta lavorando già da tempo e che attendono solo di essere formalizzate. Ma l’Università pare abbia fatto i conti senza l’oste o per meglio dire senza il dirimpettaio Tribunale. L’importante presidio giudiziario di Palazzo Orsini che comprende anche la stessa Procura profittando della prolungata assenza, ormai di qualche anno, dell’Università ha preso di mira i preziosi locali del Palazzo del Fascio. L’obiettivo è quello di operare un ampliamento strutturale che potrebbe contenere gli affanni della macchina della giustizia che anche a Nola patisce la mancanza di spazi sufficienti anche per custodire gli stessi fascicoli dei procedimenti.

 

Proprio per questo nei mesi scorsi dal Tribunale è partita una richiesta all’Agenzia del Demanio di disponibilità dei locali in questione. Richiesta che va cozzare con le ambizioni di ritorno della stessa Università. Inevitabile, dunque, la “resa dei conti”.

 

 I due enti “contendenti” dovranno dunque argomentare nell’audizione di questa mattina i motivi delle loro richieste. Un confronto ed una decisione finale sulla questione che si annuncia non semplice perché ambedue le istituzioni sono spinte da forti necessità legate al buon funzionamento e andamento delle rispettive attività.

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