Ospedale, gli addetti alle pulizie incrociano le bracce per lo sciopero: non percepiscono lo stipendio da ottobre

Nola – Per gli addetti alle pulizie dell’ospedale di Nola e per gli altri in servizio nell’intera Asl Napoli 3Sud si paventa un Natale senza stipendio. Il timore già manifestato da tempo, rischia di diventare una triste realtà. Non avendo avuto fino ad oggi certezze e con spettanze non corrisposte che risalgano dal mese di ottobre, i lavoratori sono stati costretti ad uno sciopero di quattro ore che si è svolto ieri mattina, dalle 6.30 alle 10.30.  Una protesta messa in campo dopo aver espletato tutte le procedure previste per legge. In prima linea, la sigla sindacale dell’Unione sindacale di base che da settimane sta portando avanti una battaglia per la tutela dei lavoratori, oramai ridotti allo stremo. Una situazione paradossale, se si conta che l’Asl ha già liquidato all’ azienda aggiudicataria dell’appalto il corrispettivo per il mese di ottobre. Quest’ ultima, a quanto pare, per problemi legati alle banche non ha ottemperato al pagamento degli stipendi. A restare intrappolati in questa morsa, sono i lavoratori già gravati da condizioni precarie, con contratti iperflessibili e vessati dai continui passaggi di cantiere che impediscono lo scatto di anzianità.

 

Lo stato di agitazione di questi giorni, con un servizio ridotto all’essenziale, e lo sciopero di ieri, hanno creato una situazione difficile nei vari reparti che si presentano in condizioni igieniche piuttosto precarie. “Lo sciopero è un messaggio preciso all’utenza e alle istituzioni – recita una nota dell’Usb – . I lavoratori sono consapevoli di arrecare un disagio all’Asl e all’utenza ospedaliera, ma ci chiediamo quale coscienza abbiano i responsabili che affidano i servizi pubblici a ditte esterne senza le dovute garanzie per gli operatori”. “Sappiamo bene – affermano i lavoratori –  che l’Asl ha regolarmente pagato la società per cui lavoriamo, la Flash, ma i problemi dell’azienda con le banche non possono diventare i nostri che abbiamo le nostre scadenze con i mutui, gli affitti,e le bollette varie”.

Nonostante la vertenza si presenti ancora piuttosto complicata, un piccolo spiraglio in fondo al tunnel si incomincia ad intravedere. Nell’ultimo incontro che i lavoratori hanno avuto con i vertici dell’Asl Napoli 3 Sud si è parlato della possibilità che l’ente committente possa surrogare la ditta appaltatrice, considerato il suo momento di difficoltà, nel pagamento delle maestranze. In base all’accordo dello scorso 12 dicembre, l’Asl erogherà nell’immediato lo stipendio di ottobre e la tredicesima mensilità non appena saranno consegnati gli attestati di servizio di novembre. Il pagamento del mese di novembre, invece, potrebbe arrivare nella prima decade di gennaio, mentre ancora nulla si conosce per quello di dicembre. Nel frattempo, i lavoratori chiedono come obiettivo di medio – lungo periodo da raggiungere, l’internalizzazione del servizio. In pratica, lavorerebbero direttamente con l’Asl senza passare per l’affidamento ad una ditta appaltatrice. “Un sistema quest’ultimo –conclude Gina Atripaldi della Usb–  che alla fine è risultato essere estremamente oneroso per le Asl e completamente gravoso per i lavoratori, in molti casi lasciati senza tutele e al centro di difficoltà. Il miglioramento delle condizioni generali di lavoro rappresenta invece l’unica chiave di volta per rendere il servizio ancor più efficace e ottimale”. Allo sciopero di ieri hanno aderito circa il 50% dei lavoratori in servizio all’ospedale. 

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