Scisciano torna a sorridere con la “Festa dell’arcobaleno”: le voci dei protagonisti

Scisciano – Lo scorso sabato 17 giugno il paese in trepido ha assistito alla diciannovesima edizione della festa dell’arcobaleno celebrata come da tradizione in piazza XX settembre. E’ tornata dopo 4 anni dall’ultima edizione del 2019, a causa della pandemia covid-19, la festa dell’arcobaleno organizzata dall’oratorio di Scisciano PSG ORAGIO’ a movimentare l’intero paese.

Otto sono le borgate storiche che si sono cimentate nei giochi del passato quali “il curuoglio”, la corsa con i cerchi, la corsa con i sacchi, il tiro alla fune, la pentolaccia e infine il palo della cuccagna detto anche il palo di sapone;  ognuna di esse è stata rappresentata da un colore che a sua volta indica un profondo significato (Casola con il rosso il rapporto con i propri beni, Torre con l’arancione indica la testimonianza, Camaldoli Montanaro con il giallo il rapporto con Dio, San Martino con il verde il rapporto con il proprio corpo, Palazzuolo con l’azzurro l’armonia, Spartimento con il viola l’unità tra gli uomini, Feudo con l’indaco la sapienza, Frocia con il bianco la luce).

Le otto squadre erano composte da 11 bambini più uno che fungeva da mascotte, guidate da due capitani che si sono “sfidati”  in una sana competizione.

A chiusura dell’evento si rifletto anche sul senso di questa festa che va al di là del valore meramente ludico: essa consiste in un vero e proprio percorso educativo e formativo che viene portato avanti nei mesi precedenti dalle divere squadre insieme all’oratorio parrocchiale con un tema da seguire e curare.

Il tema di quest’anno è stato “COLTIVARE BELLEZZA FA BRILLARE IL NOSTRO MONDO”. “La bellezza non è intesa in questo caso come elemento estetico o esteriore- secondo quanto afferma Gino Febbraro presidente dell’oratorio-  ma come valore che include la bellezza delle emozioni e la gioia dei bambini.

Durante questi mesi i bambini, impegnatissimi nei loro allenamenti insieme ai rispettivi capitani, hanno potuto instaurare profondi e sinceri legami, ed hanno avuto la possibilità di interfacciarsi, di confrontarsi, di fare amicizia e di imparare valori quali il senso di appartenenza, di squadra e soprattutto di unione e condivisione.

La borgata vincitrice di quest’anno è stata quella di San Martino capitanata da Alessia Strocchia e Marcella Savio che con ben 45 punti si è aggiudicata il primo posto, seguita poi dalla borgata Frocia, capitanata da Raffaele Esposito e Maria Napolitano che con 44 punti . Al terzo gradino del podio, la Camaldoli Montanaro, capitanata da Sebastiano Perna e Maddalena Covone che con 38 punti si aggiudica il terzo posto.

Il giorno dopo le tre borgate hanno sfilato per le strade del paese visibilmente colorate e allestite con i rispettivi carri e insieme a tutti i tifosi riempiendole di gioia.

Per Marcella, capitano di San Martino, la vittoria è stata inaspettata: “Questa festa ripaga le fatiche e i sacrifici che sia io che l’altra capitana abbiamo fatto negli ultimi mesi. Il mio obiettivo, dal momento in cui questa era per me la prima volta da capitano, era quello di vivere quest’esperienza al massimo e di instaurare un forte legame con i bambini. Le amicizie che si sono create, prosegue, è stata la vera vittoria.

“Il cuore di questa festa sono i ragazzi, ha continuato Alessia Strocchia l’altra capitana della borgata vincitrice, abbiamo trascorso gli ultimi mesi all’insegna del divertimento e penso che questa vittoria abbia regalato loro un ulteriore momento di gioia e unione”.

I bambini dunque sono stati l’anima e i veri protagonisti della festa dell’arcobaleno, hanno vissuto e fatto vivere all’intero paese una grandissima emozione.

di Maddalena Covone

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