Sulle riforme è contesa tra Renzi e Berlusconi

«Se Forza Italia dovesse sfilarsi dall’accordo» sulle riforme costituzionali «i numeri per andare avanti ci sarebbero comunque». Così il ministro Maria Elena Boschi a L’Intervista su Skytg24, replicando al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi che ieri ha bocciato la riforma del Senato definendola inaccettabile, anche se poi ha precisato che il patto con il premier Matteo Renzi resta valido. «Mi auguro ovviamente che continui a contribuire – ha aggiunto Boschi riferendosi al partito di Berlusconi -. Se non dovesse succedere la maggioranza ha comunque i numeri per approvare la riforma».
 
 
«Scommetto sulla tenuta dell’accordo con FI, ne sono convinta e anche le parole di Berlusconi di ieri sera vanno in questa direzione, che l’accordo tenga», ha continuato Boschi. «Probabilmente ci sono dei contrasti interni a FI che sicuramente risolveranno», ha aggiunto.
 
«Non ci sono margini di trattativa» sui punti cardine della riforma del Senato, ha continuato il ministro, riguardo il no all’indennità dei senatori, l’elezione diretta, il voto di fiducia ed il no al bicameralismo paritario. «Su questi elelementi – ha ribadito – non ci sono margini di trattativa e sono parte di un accordo fra i partiti della maggioranza e Fi» e, ha aggiunto il ministro, «non credo che sia interesse di nessuno rivedere gli accordi».
 
C’è l’ipotesi di tornare al voto a ottobre se le riforme fallissero? «Assolutamente no. Stiamo lavorando seriamente, siamo persone molto determinate, a partire dal premier, e non ci facciamo certo scoraggiare da chi cerca di metterci il bastone tra
le ruote. Non pensiamo a un piano B in caso di fallimento».
 
«Le preoccupazioni di Grasso non sono fondate perchè calcoli alla mano Pd, Ncd, Sc, PI e autonomie
sono in grado di approvare la riforma» costituzionale del Senato, anche senza Forza Italia, ha quindi affermato Boschi.
 
«Il Pd sarà sicuramente compatto al momento del voto perché la linea del partito è già stata decisa» dagli elettori alle primarie e dalla direzione, ha aggiunto Boschi. «Continueremo a confrontarci», ha proseguito. Ma sull’impianto della riforma «il Pd ha già deciso»: «credo – ha sottolineato il ministro – che avere un Senato che rappresenti le regioni, i comuni e porti gli interessi dei territori sia importante».

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