Una delegazione nolana interviene a Gubbio al work shop sulla Rete

Nola – Dare maggiore centralità al ruolo della comunità nell’ambito del progetto Unesco che ha riconosciuto la Festa dei Gigli quale patrimonio dell’umanità. E’ questa la proposta avanzata in una pubblica assemblea dal presidente dell’associazione Contea Nolana, Antonio Napolitano, delegato della comunità nell’ambito della Rete italiana delle Grandi macchine a spalla.

“Credo che il ruolo della comunità che è stato fondamentale nel percorso che ha portato a questo ambito riconoscimento della essere a questo punto istituzioanlizzato e formalizzato – dichiara Antonio Napolitano – in questa fase di consolidamento del sigillo unescano, l’ interscambio tra le comunità va assolutamente intensificato anche con ruoli e spazi istituzionali definiti. Proprio per questo ho avanzato la proposta circa la presenza di un membro delle associazioni all’interno del consiglio di amministrazione della Fondazione”. Una proposta che ha incontrato il giudizio positivo dello stesso presidente della Fondazione.

“Non c’è alcun problema a rafforzare la sinergia tra la Fondazione e la comunità – dichiara Soprano – L’inserimento di un membro della comunità nella Fondazione prevede una modifica dello Statuto che spetta al nostro socio unico che è il comune di Nola. Oggi grazie alla rete e alla collaborazione con Patrizia Nardi, la comunità nolana è entrata in contatto con il sindaco di Matera al quale abbiamo rappresentato la volontà di essere presente a Matera con un ‘Giglio di Nola’, essendo stata nominata città della cultura europea. Il contributo Mibac di cinquantamila euro per ogni comunità non sarà acquisito dalla Fondazione Festa dei Gigli (come qualcuno va dicendo) ma sarà speso dalla rete per promuovere la Festa e potremmo utilizzarlo per l’accoglienza in città delle altre comunità della rete in occasione della Festa”

Nel corso dell’incontro svoltosi alcuni giorni all’interno della sede della Pro – Loco è stato quello relativo all’accoglienza anche in particolare dei delegati delle altre comunità della Rete.

 “Sull’ accoglienza stiamo lavorando – prosegue Soprano – Proprio alcuni giorni fa abbiamo aperto le buste per la costruzione di due porte di accesso alla città che si snoderanno da piazza Immacolata alla villa comunale. Due le ditte che hanno partecipato su sei invitate. Stiamo predisponendo il nuovo progetto di illuminazione sui principali siti del percorso dei Gigli, potenziando anche le strade adiacenti poco illuminate. Anche quest’anno provvederemo all’imbanderiamento della città, grazie alla collaborazione di alcune associazioni come gli ‘Amici del Marciapiede’ e ‘Contea Nolana’. Sicuramente tra qualche anno cercheremo di aprire il nostro Museo dei Gigli. La presenza l’anno scorso di Mimmo Palladino e di quest’anno di Perino e Vele rendono la Città un ‘Museo a cielo aperto’. A breve – conclude Soprano – presenteremo alla città il manifesto della Festa 2015. Nonostante l’impegno da parte del Cda devo verificare episodi spiacevoli, come quello di domenica in piazza Duomo per i ritmi e suoni abnormi da parte della fanfara in occasione della questua. Sono due anni che si chiede una musica gradevole, esiste una legge sui decibel che va rispettata.

Nel frattempo oggi pomeriggio una delegazione nolana sarà presente a Gubbio per partecipare al work shop “patrimonio culturale immateriale in rete” . La città dei Ceri che pur avendo sottoscritto nel 2006 il famoso protocollo di Nola ha poi abbandonato il progetto della Rete,preferendo un percorso solitario. Nell’ultimo periodo però Gubbio è tornata a riaprire un dialogo con le realtà festive che insieme hanno poi raggiunto il sigillo Unesco, instaurando un rapporto di collaborazione.

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