Casamarciano, VI edizione del Festival Nazionale Del Teatro: la “Proloco Hyria” omaggia Eduardo De Filippo

Casamarciano – La “Proloco Hyria”di Casamarciano, in occasione della nona serata della VI edizione del Festival Nazionale del Teatro, svoltasi presso il suggestivo Castello Mercogliano mette in scena “Ditegli sempre di sì”, commedia scritta da Eduardo De Filippo nel 1927. La storia tratta del protagonista Michele (ovvero Gennaro Basile) che, appena uscito dal manicomio, torna a casa dove lo attende la sorella Teresa (interpretata da Marianna Manzi), che è la sola a conoscere i suoi trascorsi di pazzia. Michele sembra guarito, ma prende alla lettera tutto ciò che gli viene detto e, credendo che la sorella voglia sposare Don Giovanni (rappresentato da Gennaro Addeo), suo padrone di casa, ne parla alla figlia Evelina (“alias” Francesca Manzi). Al pranzo di compleanno dell’amico Vincenzo Gallucci (cioè Pantico Romualdo), un altro equivoco viene generato da Michele che invia un telegramma al fratello di Vincenzo per annunciare la morte dell’amico. Nel finale, la follia del protagonista torna a farsi più evidente: egli diffonde la falsa voce che il giovane Luigi (Gianluca Sirignano), il corteggiatore della figlia di don Giovanni, è pazzo, e quindi cerca di tagliare la testa al povero giovane, per guarirlo. Il malato di mente viene fortunatamente fermato “in extremis” dalla sopravvenuta sorella e riportato in manicomio. A fine spettacolo è intervenuto sul palco il regista di questa versione rivisitata della commedia, Giovanni Cavaccini, il quale ha affermato che da parte degli attori c’è stato molto entusiasmo scaturito da una forte passione nutrita da anni nei confronti del teatro amatoriale. Egli, inoltre, ha ringraziato il pubblico che è stato presente ed attento a seguire la sceneggiata, in quanto “ha sfidato Giove Pluvio senza paura”. Una menzione speciale va agli organizzatori degli stand posti lungo la zona di San Clemente, dove la comunità ha potuto gustare vari piatti tipici locali, e ai volontari della Protezione Civile, i quali hanno svolto il proprio lavoro nel modo più onesto e corretto possibile.

di Nicola Compagnone

 

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