Nola, arte della cartapesta: Paolino Scotti l’ultimo artista e la crisi dei giovani

Nola – La cartapesta rappresenta una tradizionale lavorazione artigianale della città di Nola, legata a doppio filo con la Festa dei Gigli. Con questo tipo di tecnica, infatti, da qualche secolo si realizzano gli addobbi per i rivestimenti dei Gigli e della Barca, oggi patrimonio immateriale dell’umanità tutelato dall’Unesco nell’ambito della Rete delle Grandi Macchine a Spalle italiane.

Un sapere che in tutto questo tempo si è trasmesso di padre in figlio, assicurando una continuità che oggi può dirsi in pericolo.

Un allarme che si avverte già da alcuni anni e che nel corso della  pandemia si è reso ancor più grave.

Sempre meno giovani, infatti, si avvicinano a questo tipo di arte e di fatti – al netto di qualche felice eccezione – l’artista nolano, Paolino Scotti, con il fascino delle sue mani capaci di modellare qualunque cosa dal nulla, è l’ultimo “esemplare” di questa tradizione.

Il tema di fondo è quello di assicurare un futuro a questa lavorazione artigianale che negli ultimi anni ha subito anche l’introduzione di nuovi materiali più economici e che quindi incidono meno nella realizzazione complessiva dei Gigli e della Barca.

Cosa si è fatto per la tutela della cartapesta nolana che rappresenta anche un aspetto fondamentale della comunità?

Alcune azioni, come il tentativo dell’istituzione del Museo della cartapesta – in piazza D’Armi – che doveva anche ospitare i laboratori delle botteghe d’arte, si sono impantanati – ormai da anni – tra mille difficoltà burocratiche.

Una rivitalizzazione, fortunatamente, si è avuta di recente grazie anche all’impegno dell’associazione Contea nolana, presieduta da Antonio Napolitano, che ha “adottato” l’artista Paolino Scotti promuovendo periodici corsi e laboratori sulla lavorazione della cartapesta all’interno del Centro di documentazione visiva sulla Festa, presso l’ex convento di Santo Spirito, che vede da tempo la partecipazione di bambini, giovani, e meno giovani.

Ad agosto, grazie all’intervento di Patrizia Nardi, responsabile scientifico della Rete della Grandi Macchine a Spalle, si è svolto  un laboratorio anche a Palmi in occasione della Varia – nell’ambito di uno scambio di buone pratiche tra le città della Rete – con la realizzazione – attraverso il pieno coinvolgimento di giovani locali – di angeli di cartapesta che sono stati posizionati sulla stessa Varia.

Iniziative che vanno moltiplicate per assicurare un futuro a questa nobile arte. “Preservare e promuovere la tradizione dell’artigianato della cartapesta Nolana – afferma Francesco De Falco, presidente della Fondazione Festa dei Gigli – rappresenta una delle priorità della Fondazione Festa dei Gigli in quanto forma d’arte che rappresenta patrimonio culturale di inestimabile valore per la nostra comunità. La cartapesta Nolana è stata tramandata di generazione in generazione, e attraverso essa è possibile riscoprire le radici storiche e culturali della nostra città. Ciò che rende unica questa tradizione è la maestria dei nostri artigiani, che con pazienza e dedizione creano opere d’arte straordinarie. Per questo è necessario profondere il massimo impegno per tutelare questa preziosa eredità, supportando gli artigiani locali, promuovendo l’educazione e la formazione nelle tecniche della cartapesta, e celebrando la bellezza delle loro creazioni non solo durante la Festa dei Gigli ma anche nel corso dell’anno e nell’ambito dei più disparati eventi culturali”.

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