Nola, crisi politica: inizia una settimana decisiva

Nola – Da sempre il periodo della Festa dei Gigli viene vissuto dai nolani come un momento dove sospendere tutti i contrasti in corso per ritrovare una pace generale della comunità e riconciliarsi – soprattutto dopo gli anni della pandemia – nello spirito unitario e condiviso di una millenaria tradizione. Un po’ come accadeva nell’antica Grecia, quando le Olimpiadi era un’ occasione per sospendere tutte le guerre tra le varie “città – Stato” dell’Ellade. Ecco che anche all’interno della maggioranza guidata dal sindaco Carlo Buonauro vi è la necessità di far risplendere quanto prima un “arcobaleno” e spegnere i vari focolai di guerra che ardono ancora lungo tutto il fronte “amico” in maniera vigorosa.

Già agli inizi della settimana sono attesi nuovi incontri per provare a sciogliere i tanti nodi che sono affiorati a seguito di profondi dissapori interni ed il cambio di peso specifico, se non addirittura la scomparsa, in qualche caso, dei gruppi consiliari.

Dopo due revoche, quelle degli ormai ex assessori Giuseppe Tudisco – vicesindaco con delega all’Ambiente – e di Vincenzo Martone – con delega alla Cultura ed ai grandi eventi, a cui vanno aggiunte le dimissioni di Anna Bellobuono alle Politiche sociali – da quasi due mesi, posizione rimasta vacante – si cerca di trovare un punto di equilibro per consentire all’amministrazione di superare il lungo impasse di cui è “rimasta prigioniera” da tempo.

La strada è in salita: non è semplice incastrare “tutte le tessere”, ma in gioco c’è la sussistenza dello stesso progetto amministrativo che l’acuirsi di questa crisi ha messo evidenziato troppi nervi scoperti, offuscando la ventata di novità rispetto al passato e rompendo “l’incantesimo con la città”.

Certo, al punto in cui siamo nessuno può sentirsi al riparo dalla “scure” della revoca o delle “dimissioni forzate” al fine di ritrovare un nuovo “centro di gravità”. Secondo i “rumors” a rischiare è anche l’assessore alla Pubblica istruzione, Gemma De Falco, considerato che è rimasta senza reale tutela politica dopo il discioglimento del gruppo consiliare del M5S, confluito – quasi per intero – nella lista “Nola al Centro”, con i consiglieri, Olimpia Limmatola, Alessandro Pastorino, e Carmen Mauro.

In questo caso, si cercherà di preservare la posizione della De Falco anche alla luce del non trascurabile dato che la stessa, per entrare in giunta al fine di liberare un ulteriore posto in Consiglio a favore del primo tra i non eletti degli ormai ex pentastellati, ha dovuto rassegnare le proprie dimissioni da consigliere.

Tra le priorità, vi è la nomina del nuovo assessore alla Cultura. In un mese dedicato al “Giugno nolano”, lasciare un settore così strategico in questo periodo, senza una reale guida, mette in affanno l’intera amministrazione.

Secondo indiscrezioni, la nomina sarà in capo al gruppo consiliare del Partito Democratico che ha visto di recente anche l’approdo dell’ex capogruppo del Movimento Cinque Stelle, Massimo Russo, dopo il suo momentaneo transito per il Gruppo Misto.

Il vero problema è però quello di ritrovare – oltre che un “equilibrio matematico” per garantire la prosecuzione dell’esperienza amministrativa – anche una rinnovata armonia interna, visto che le ultime vicende hanno determinato lacerazioni ed incomprensioni ancora insolute. Nonostante ciò, la maggioranza – di recente – è riuscita a superare indenne il passaggio dell’approvazione del rendiconto –– che poteva rappresentare in questo momento storico un ostacolo estremamente insidioso,  ritrovando in Consiglio una certa compattezza

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