Nola, crisi politica. Scala “Senso di responsabilità a favore della città. No all’appoggio alla maggioranza”

Nola – La maggioranza è ancora alle prese con la “conta” per verificare la sussistenza o meno dei “numeri” necessari alla celebrazione del prossimo Consiglio comunale che deve svolgersi inderogabilmente entro la fine dell’anno, viste le urgenze dei punti all’ordine del giorno.

 La crisi politica si è palesata nell’ultima seduta dell’assise che ha evidenziato pesanti assenze. La verifica in corso è volta a capire se vi siano fratture insanabili oppure vi sussistono i margini per un rilancio dell’amministrazione. Si parte senza dubbio in salita, con una maggioranza appesa ad un filo. Dopo aver perso ,nei mesi scorsi, Rino Barone, il primo ad approdare al gruppo misto, sull’Aventino ora ci sono anche il consigliere Alberto Verani ed il presidente del consiglio, Salvatore Notaro.

Entrambi, sebbene fuoriusciti dal gruppo “Più Nola”(per aderire al gruppo misto) hanno sempre ribadito la propria lealtà alla maggioranza, ma dopo l’ assenza in Consiglio comunale, la loro posizione è divenuta estremamente critica nei confronti della coalizione e del sindaco. “C’è bisogno di maggiore condivisione”. Hanno ribadito.

Al momento, le distanze restano profonde: un dato confermato dalla loro mancata partecipazione anche al tavolo di maggioranza, svoltosi l’altro giorno, per fare il punto sulla situazione.  Una circostanza che restituisce il quadro di una maggioranza estremamente risicata che basta davvero un “raffreddore” per scioglierla definitivamente.

Alla “tattica” si contrappone anche il dato politico che fa riferimento possibilità generale di governo, al di là della contingenza delle scadenze attuali.  Il consigliere di opposizione, Carmela Scala, dall’alto della sua lunga esperienza, richiama tutti al senso di responsabilità anche in considerazione del difficile momento storico che si sta vivendo.

Pur nel rispetto dei ruoli – afferma Scala – vi sono dei temi come quelli all’ordine del giorno del Consiglio che vanno oltre le categorie di maggioranza ed opposizione: in gioco c’è il futuro stesso della città. Vi sono delle scadenze finanziarie come il Pef (piano economico – finanziario), la ricognizione delle partecipate, e gli aiuti alle fasce più deboli colpite dalla pandemia. Su questi temi – credo – non ci si possa dividere”.

Ma la stessa Scala si affretta a precisare come il richiamo al senso di responsabilità non può in nessun caso tradursi in una “stampella” per la maggioranza in difficoltà. “Voglio sgombrare il dubbio da ogni possibile equivoco – continua Scala – io sono all’opposizione. E’ la maggioranza che dà le carte. E’ la maggioranza che deve assicurare i numeri. Se necessario, il mio contributo sarà diretto solo su quegli argomenti che il senso di responsabilità ci impone di affrontare. La maggioranza ci spieghi in consiglio comunale da cosa dipende questa sua crisi. Alla base ci sono motivazioni politiche o personali? Se si porrà una questione di fiducia su questa amministrazione, in nessun caso ci potrà essere un mio appoggio visto che si tratta di un progetto politico che non mi appartiene. Altra questione è l’urgenza dei temi che ho richiamato”. 

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