Nola, degrado collina di Cicala: l’associazione il Papavero scrive ai Commissari

Nola – Collina di Cicala sempre più nel degrado: l’associazione il “Papavero” scrive ai Commissari prefettizi e agli uffici del Comune preposti.

Dopo mesi di sensibilizzazione e di iniziative di volontariato a tutela del prezioso spazio verde, il sodalizio presieduto da Carolina Masucci, nato proprio per tutelare il luogo che ha dato i natali all’illustre filosofo Giordano Bruno, mette su nero su bianco protocollando un documento di denuncia all’ ente di piazza Duomo richiamandolo alle proprie responsabilità.

In particolare si evidenzia il grave disservizio legato al non regolare ritiro dei rifiuti che addirittura avviene in maniera del tutto sporadica. Una situazione non più sostenibile, visto che i residenti si attengono scrupolosamente al calendario comunale per poi convivere con una situazione del tutto indecorosa.

Lungo tutta la strada della salita della collina si possono ritrovare rifiuti di ogni genere, anche speciali come gli immancabili pneumatici che restano a far bella vista di sé anche per mesi senza che nessuno intervenga.

Nel documento, si sottolinea l’assenza totale di controlli da parte della Polizia municipale, soprattutto per assicurare il rispetto del divieto di sosta presente sulla salita che in particolare nei fine settimana viene presa d’assalto dalle coppiette che vandalizzano il luogo abbandonando ogni tipo di rifiuti, dai preservativi ai cartoni di pizza.

Stesso scenario si ripete anche nell’area antistante al convento di Sant’Angelo (fortunatamente oggi affidata ad un’ impresa che in maniera volontaristica se ne sta prendendo cura)

“Il Papavero”, da mesi, agisce come un comitato civico in una costante attività di monitoraggio, di sensibilizzazione, ma anche di pulizia. Da alcune settimane  formalizzazione in associazione che renderà i volontari sempre più un saldo presidio in difesa della collina.

Il problema più importante resta quello dei rifiuti. Spesso si è parlato di maggiori controlli che però avvengono solo in maniera episodica. Al netto dei volontari l’attenzione a questa importante parte della città è minima. La stessa invece oltre ad essere un prezioso polmone verde rappresenta anche una straordinaria potenzialità sul piano turistico. Da tempo si parla anche di un sistema di videosorveglianza, ma anche questa iniziativa, per ora, è solo lettera morta.

Il mancato ritiro dei rifiuti così come da capitolato – afferma il presidente dell’associazione “Il Papavero”, Carolina Masucci – oltre a privare i cittadini del borgo di un servizio essenziale, compromette la tutela e la salvaguardia di un bene dichiarato di notevole pregio paesaggistico e per questo sottoposto a vincolo”.

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