Nola, in corso di istallazione la nuova videosorveglianza: il progetto risale al 2016. La Buttol si era impegnata per contratto a fornire 18 telecamere: nessuno ha fatto valere la clausola

Nola – Allarme sicurezza in centro. La recente vandalizzazione della Cattedrale e del Palazzo comunale -con le vistose scritte “No war”(Poi cancellate con un intervento a quanto pare degli operatori ecologici) – ha riproposto il tema della carenza dei controlli all’interno del cuore antico della città.

Gli autori del plateale gesto che mortifica il decoro di due importanti e simbolici edifici non possono essere smascherati a causa dell’assenza di un sistema di videosorveglianza. Un vulnus che si protrae da anni e che rappresenta un grave “tallone d’Achille” per il sistema di sicurezza non solo del centro.

L’impianto, inutile rimarcarlo, costituirebbe un valido deterrente contro diversi fenomeni di devianza che purtroppo stanno radicandosi. È il caso della movida del fine settimana che non di rado sfocia in rissa. Faciliterebbe il contrasto a possibili episodi di piccolo spaccio già prontamente stroncati, fino ad oggi, sul nascere dal locale commissariato con alcuni arresti negli ultimi mesi.

In queste ultime settimane, finalmente, sul territorio comunale si stanno istallando telecamere capaci anche di leggere le targhe delle auto per effettuare vari tipi di controllo. Diverse sono state già posizionate a Piazzolla e alcuni giorni fa nel rione Gescal. Si spera che nei prossimi mesi siano posizionate anche nel centro della città (sostituendo quelle non più funzionanti) ed essere attivate al più presto. L’intervento in corso risale ad un progetto del 2016 relativo alla realizzazione di un impianto di videosorveglianza con controllo automatico delle targhe. La determina di riferimento è la 200 del 17.11.2016 che approva il capitolato tecnico ed il relativo impegno per un mutuo da accendere presso la Cassa Depositi e prestiti per una somma di 500 mila euro.

IL PRIMO IMPIANTO NON E’ PIU’ FUNZIONANTE DA TEMPO

L’impianto in corso di istallazione di fatto dovrà sostituire il primo, promosso nel 2008 (circa 35 telecamere) dall’ex assessore Francesco Franzese durante l’amministrazione Napolitano. (telecamere istallate nel corso degli anni successivi). Alcune telecamere vennero posizionate proprio in piazza Duomo, anche se oggi non funzionano da tempo.

Con il passare degli anni a mancare è stata la manutenzione oltre che l’aggiornamento dei software, provocando alla fine lo spegnimento di tutte telecamere.

Nel 2018, nel corso della Festa dei Gigli, primo evento dopo i fatti di Torino, venne istallato un sistema provvisorio di telecamere smart per assicurare gli standard del decreto Gabrielli. Un esperimento riuscito perfettamente, anche se l’ impianto – dopo la Festa – fu smontato.

L’IMPEGNO NON MATENUTO DELLA BUTTOL

Un’ altra possibilità concreta per avere in tempi brevi un sistema di videosorveglianza funzionante si è avuta con l’aggiudicazione da parte della Buttol del servizio di smaltimento dei rifiuti. Nella proposta, infatti, veniva previsto come miglioria l’istallazione di 18 telecamere nei siti maggiormente soggetti all’abbandono dei rifiuti. A questo si aggiungevano anche dei voli periodici di ricognizione da parte di un drone al fine di ottenere un più attento monitoraggio del territorio. Purtroppo, nonostante il contratto sia ormai in attivo da anni, l’amministrazione uscente non è riuscita a far valere questa importante clausola.

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