Nola, rendiconto 2017: si attende il parere del Collegio dei revisori dei conti

Nola – Dopo l’approvazione dello schema di rendiconto 2017, avvenuta nei giorni scorsi, si attende l’adozione definiva dell’importante documento finanziario. Fondamentale, a tal proposito, sarà il parere dei revisori dei conti che al momento non è ancora arrivato. Un passaggio, anche questo, che secondo indiscrezioni non sembrerebbe del tutto scontato. Lo schema di rendiconto, infatti, ha evidenziato un debito pari a circa 33 milioni di euro. Una somma importante che potrebbe, quasi sicuramente, avere come conseguenza l’ apertura della procedura di pre- dissesto con un conseguente piano di rientro.

Nei pareri degli anni precedenti, il collegio, pur evidenziando numerose criticità e richiamando l’amministrazione a mettere in campo pratiche per ottimizzare il bilancio, mai aveva fatto prefigurare una passività così profonda, come quella rilevata dall’attività di riaccertamento dei residui attivi e passivi ( in pratica dei crediti e dei debiti che si trascinavano in bilancio di esercizio in esercizio). Proprio per questo sarà interessante conoscere la posizione dell’organo alla luce di uno schema di consuntivo che presenta un buco di tale proporzioni mai evidenziato prima.

Molto contestata, da parte di diversi esperti, è infatti la valutazione fatta dei crediti vantati dall’ente nel corso del lavoro di riaccertamento degli uffici coordinati dalla commissione prefettizia.

Nello specifico, viene rilevato come il passivo di 33 milioni di euro sia il risultato soprattutto della cancellazione di molti crediti ritenuti inesigibili, in particolare relativi a pagamenti mai avvenuti di tributi, e da una svalutazione eccessiva di altri crediti vantati dall’ente.

Nel primo caso, gli scettici fanno rilevare come in molti casi non sia mai intervenuta alcuna comunicazione di inesigibilità da parte di Equitalia (agente di riscossione a cui sono stati affidati i ruoli per il pagamento dei tributi comunali non pagati), presupposto essenziale per cancellare tale credito dal bilancio. Al tempo stesso, la svalutazione di oltre il 60% di molti altri crediti, viene ritenuta una scelta estremamente discutibile, visto che molti contenziosi, come quello con Ministero di Grazie e giustizia a proposito delle spese di gestione anticipate per il Tribunale di Nola, avrebbe avuto, così come affermato da molti tecnici, un’alta percentuale di successo. Ma al momento, il combinato disposto di questo doppio orientamento è alla base dello squilibrio del consuntivo 2017.

E’ possibile che il provvedimento quando sarà approvato definitivamente, così come prevede la legge, possa essere impugnato da qualsiasi cittadino che nutra sullo stesso fondate e motivate perplessità. Un passo che non si esclude possa essere compiuto anche da esponenti dell’ ex amministrazione comunale. Nel frattempo un ulteriore elemento di interesse sarà costituito proprio dal parere del collegio dei revisori dei conti.

 

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