Nola, rione Poverello sommerso dal fango. Biancardi querela la Regione

Nola – La fortuna ha voluto che il temporale sia durato solo pochi minuti, altrimenti il bilancio dei danni sarebbe stato ancor più drammatico. Scantinati allagati, fango, e rifiuti. E’ questo lo scenario dopo la tempesta di Rione Poverello a Piazzolla. Quanto accaduto era però ampiamente annunciato. I cittadini di quella zona, infatti, da sempre chiedono a gran voce un intervento di pulizia del tratto dell’alveo Quindici che costeggia le loro abitazioni. Un centinaio circa le famiglie residenti in questa zona ad alto rischio, se consideriamo anche le altre masserie circostanti. Il rischio di ritrovarsi acqua, fango, ed ogni sorta di rifiuti fin dentro casa, è una spada di Damocle con la quale questi cittadini convivono da sempre. “Appena avvertiamo che sta piovendo restiamo in allerta. Anche se è notte nessuno dorme, pronti eventualmente ad abbandonare l’abitazione”.  Ci confidano. Un pericolo che potrebbe essere assolutamente normalizzato se solo venisse garantita l’ordinaria manutenzione dell’alveo. “L’ultimo vero interevento – continuano ancora i residenti – è stato operato dalla Regione all’indomani dell’alluvione di Sarno”.

Il tratto del canale che dal Vallo di Lauro giunge fino a Nola è ormai una discarica a cielo aperto e per di più “ostaggio” dell’incuria e dell’abbandono. All’interno infatti prosperano giganteschi canneti, ma anche rottami di elettrodomestici, bottiglie di plastica e copertoni di pneumatici. Tutto materiale che finisce per bloccare il flusso dell’acqua, soprattutto quando è abbandonante. Solo pochi giorni fa, i cittadini avevano segnalato il pericolo costituito dalla presenza di rifiuti sotto il piccolo ponte che attraversa l’alveo. Una situazione che poteva creare il classico tappo che impedisce al flusso di acqua di defluire. Una segnalazione che si è rivelata un facile presagio l’altro pomeriggio, quando un temporale di dieci minuti ha generato momenti di panico. Fortunatamente la brevità del rovescio ha evitato guai maggiori.

Sul posto sono intervenuti mezzi specializzati della protezione civile per la rimozione del fango e dei rifiuti che ormai ostruivano completamente l’alveo. Il materiale è stato depositato sul ciglio della strada, in attesa di essere selezionato e inviato ai centri di smaltimento.

Ma il vero nodo della questione è quello delle competenze. La responsabilità della manutenzione degli alvei è in capo alla Regione che da sempre sulla vicenda è pressoché assente. Il comune più volte anche e soprattutto con l’attuale sindaco Biancardi ha formalmente sollecitato l’ente di Palazzo Santa Lucia ad intervenire, ottemperando al proprio dovere. La stringente normativa sulla spesa pubblica impedisce del resto al comune qualsiasi intervento sostitutivo. Uno spiraglio di speranza per i cittadini del rione Poverello, così come del rione “Liscio” e Martiniello, era giunto all’indomani del programma di pulizia dei regi lagni messo in campo dalla Regione Campania, partito proprio da Nola.

Peccato che per quanto riguarda l’alveo Quindici, l’intervento, inspiegabilmente, si sia fermato all’altezza del cimitero, escludendo in questa fase proprio queste zone di Piazzolla ad alto rischio e così intensamente abitate.

Il sindaco Biancardi ha già dichiarato di essere in questa battaglia al fianco dei cittadini, proponendo querela contro la Regione Campania di cui sarà primo firmatario. “Capisco il disagio dei cittadini e comprendo molto bene la loro rabbia – dichiara il sindaco Biancardi – Non oggi, ma già da tempo, ho sottoscritto come primo firmatario, insieme con decine di famiglie, una querela presentata alla Procura della Repubblica. Abbiamo denunciato la mancata manutenzione di tutti gli alvei che attraversano la nostra città ma intanto, pur non avendo alcuna competenza sulla questione e quindi essendo impossibilitati a stanziare risorse per la messa in sicurezza dei Regi lagni, continuiamo a sollecitare la Regione Campania ed il consorzio bonifiche ad occuparsi dello stato dei corsi d’acqua. Non ce ne laviamo le mani. Presenterò – conclude Biancardi – nuovamente una querela ed invito i cittadini a sostenermi ancora in questa azione e ad attivarsi per chiedere agli enti competenti risarcimenti per eventuali danni subiti a causa degli allagamenti”.

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