Nola, si moltiplicano gli “h24”: l’Aicast chiede un confronto con l’amministrazione comunale per contenere il caos
Nola – Il moltiplicarsi di store h 24 sta diventando un fenomeno in forte espansione non privo di effetti collaterali per il centro storico di Nola.
Negli ultimi mesi, infatti, sono sorti come funghi e la loro diffusione non conosce “crisi”. In ogni spazio disponibile, anche un vano di pochi metri quadrati, ecco sorgere un negozio automatizzato con le classiche macchinette di distribuzione.
Per la stragrande parte dei casi si tratta di “h 24” legati agli snack, alle bevande, ma non di rado anche alcolici. Quest’ultimo aspetto non è da trascurare considerato che proprio l’abuso di alcool rappresenta – da qualche tempo – uno dei punti critici della movida nolana spesso additato come causa prima dei diversi casi che sono purtroppo emersi anche alla ribalta della cronaca.
Questo tipo di attività, di fatto, “sfuggono” molto spesso ai controlli, per la verità già non così capillari, delle Forze dell’Ordine che – a causa del loro esiguo numero dei rispettivi organici – non possono garantire quel monitoraggio che il territorio meriterebbe per standard di sicurezza almeno sufficienti.
Ecco che gli h 24 finiscono per essere anche l’escamotage per i minori per il consumo, senza regola, di prodotti alcolici, aggirando le limitazioni dei “gestori in presenza” .
Un’ asimmetria che diventa anche una forma di iniquità per chi invece ha un’ attività tradizionale e si ritrova invece nel “mirino” dei controlli.
Oltre all’aspetto della sicurezza c’è anche quello del decoro urbano. Questi store infatti si presentano per lo più con soluzioni architettoniche e cromatiche del tutto decontestualizzate dal centro storico, con colori che spesso sono un pugno agli occhi, non avendo alcuna attinenza con il “cuore antico” della città.
Una criticità questa che è diretta conseguenza della mancata adozione del Piano colore di cui si parla da oltre dieci anni, senza che mai si giunga alla sua redazione ed esecuzione.
Sulla questione degli h 24, l’Aicast Città di Nola ha chiesto un tavolo di confronto con l’amministrazione comunale. “Fermo restando il principio di libertà di iniziativa su cui si fonda l’attuale sistema commerciale – afferma il Raffaele Della Pietra – è chiara la necessità di confrontarsi per giungere ad una regolamentazione per contenere una situazione di caos che l’attuale situazione di completa deregolamentazione sta portando”.
E’ verosimile che subito dopo la Festa dei Gigli l’argomento sarà oggetto di confronto con l’associazione di categoria.