Ospedale, sciopero degli addetti alle pulizie. “Ci fermeremo solo quando avremo certezza definitiva del pagamento dei nostri stipendi”

Nola – Incroceranno le braccia, ancora una volta, per gridare la propria condizione di disagio. Per domani mattina è stato proclamato lo sciopero degli addetti alle pulizie dell’Asl Napoli 3 Sud, in particolare dell’ospedale di Nola. L’epicentro della protesta sarà proprio il nosocomio bruniano, dove da settimane gli operatori sostano in stato di agitazione per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi. Alcuni giorni fa, un gruppo di loro, si è addirittura arrampicato sul tetto del Santa Maria della Pietà per manifestare tutto il disagio patito che ormai ha travalicato da tempo il limite dell’umana sopportazione. Il corteo partirà da piazza Duomo alle ore 9.30 per raggiungere poi l’ospedale. Prima dell’inizio della manifestazione, una delegazione sarà ricevuta in Comune dal sindaco, Geremia Biancardi. 

“ I lavoratori – si legge in una nota degli operatori- porranno fine aĺla protesta quando avranno certezza sulla regolarità dei pagamenti degli stipendi”.

Nel corso dell’ultimo tavolo, convocato dalla stessa direzione  generale dell’ azienda sanitaria, sono state evidenziate le gravi inadempienze contrattuali perpetrate  dal Consorzio Seaman, di cui la Flash (aggiudicataria dell’appalto) fa parte, compreso il mancato pagamento degli stipendi, sin dal mese di febbraio. A causa di questi gravi disservizi, l’ Asl ha deciso di procedere alla rescissione del contratto con la società appaltatrice. Le organizzazioni sindacali hanno invece ribadito, durante l’incontro, le enormi  difficoltà con le quali convivono i lavoratori a causa del mancato pagamento degli stipendi. 

Dal canto suo, il Consorzio Seaman ha dichiarato la propria disponibilità a pagare le spettanze arretrate, solo nel momento in cui l’Asl liquiderà la fattura del mese di marzo. Un’ argomentazione, quest’ultima, alla quale l’ Asl ha eccepito rispondendo che per legge i pagamenti di beni e servizi avvengono entro il termine di sessanta  giorni dal ricevimento delle fatture e dunque, in ragion di ciò, l’amministrazione pubblica è perfettamente in regola, considerando anche la circostanza che la stessa ha già provveduto al pagamento del mese di febbraio. Del resto, e’ proprio questo l’aspetto tra più contestati da parte dei lavoratori che non si spiegano come mai i mandati di pagamento, seppur vengano puntualmente liquidati alla Flash, quest’ultima non paghi in tempo i lavoratori

 
 

 

 di Nicola Compagnone

 

 

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