San Paolo Bel Sito, polemica su pannelli solari: replica il sindaco

San Paolo Bel Sito – A pochi giorni dall’attacco a mezzo stampa della minoranza sulla questione dei pannelli solare e sulle loro gestione, a loro avviso, poco chiara, arriva puntuale la risposta del sindaco di San Paolo Bel Sito Manolo Cafarelli. Il primo cittadino raccoglie il guanto di sfida e scrive una lettera di risposta in cui ribatte punto per punto a tutte le accuse mosse dai consiglieri di opposizione così da poter “ristabilire la verità, dando alla cittadinanza le corrette informazioni”.

Ecco il testo integrale della lettera:

“Sulla vicenda dei pannelli fotovoltaici a San Paolo Bel Sito, torma il sindaco Manolo Cafarelli che replica all’opposizione che di recente con un documento ha accusato il primo cittadino di non gestireFinalmente anche la minoranza si è accorta che il nostro Comune si sta attrezzando per essere al passo con i tempi, in termini di risparmio energetico e di investimento sull’energia rinnovabile. Questa presa d’atto è avvenuta però ancora una volta nel modo sbagliato, con una lettera, in verità non firmata da tutti loro, infarcita di illazioni e doppi fini che non appartengono alla cultura ed all’azione politica né mia né della maggioranza, essendo la nostra azione di governo  improntata al principio della politica come servizio per la collettività amministrata e non come comitato per la realizzazione dei bisogni personali. Visione quest’ultima  di chi è abituato ad alimentarsi con i proventi delle tavole imbandite dalle segreterie di partito e/o da prebende istituzionali e perciò non in grado di cogliere neppure numericamente l’interesse collettivo.

Ringrazio comunque  per l’occasione che mi viene data di ristabilire la verità, dando a tutti le corrette informazioni.

L’intervento in sé non poteva essere realizzato dall’Ente in quanto i costi dell’impianto ammontano a circa 800.000 euro, come dal quadro economico riepilogativo, da sostenersi subito e non spalmabili in più annualità, uno sforzo non sopportabile per le scarne risorse finanziarie del Comune. A seguito della pubblicazione del bando, numerose società hanno eseguito sopralluoghi e preso contatti con il nostro Ufficio Tecnico valutando ciascuna e liberamente la convenienza dell’opera. Quelle che hanno partecipato, dotate di capacità tecnico professionali nel settore, si sono riservate di costituirsi in società consortile in caso di aggiudicazione, come chirurghi specializzati e deontologicamente corretti, i quali dichiarano preventivamente al paziente che nell’ipotesi in cui dovranno effettuare l’intervento ritengono di volerlo fare in equipe per avere maggiore successo e garantire la riuscita dell’operazione. Ciò era del resto nelle loro facoltà. Per quanto attiene, invece, agli “stratosferici guadagni” ipotizzati per la consortile basta solo prendere in considerazione l’elenco A della graduatoria di iscrizione al V conto energia pag.22: i sei impianti sono stati ammessi ed il GSE ipotizza un ricavo totale per la consortile inferiore ai 40.000 euro annui, dai quali vanno detratti  le spese gestionali annue, il canone per il Comune (15.000 euro) , assicurazioni all e full risk , manutenzione degli impianti, bollette elettriche e quant’altro necessario al corretto funzionamento. La consortile, inoltre, ha provveduto a sua cura e spese ad aggiornare e sistemare presso il Catasto  l’intero patrimonio comunale, ad effettuare la manutenzione straordinaria di tutti i lastrici solai oggetto dell’intervento ed obbligandosi per tutta la durata dell’accordo a partecipare alle spese di manutenzione degli stessi, nonché alcune altre opere: servizi igienici e sala caldaia del campo sportivo; presidenza, corridoi ala scuola materna, servizi igienici lato via Santa Prima Martire presso la scuola Media; copertura sala manifestazioni e servizi igienici presso la scuola Tiglio; sale ad est Villa Clementina e zona copertura piana del bocciodromo.

Il canone annuo pattuito, unitamente alla consulenza energetica offerta dalla consortile, ci permetterà di coprire il fabbisogno comunale ed in definitiva risparmiare risorse da utilizzare in favore della cittadinanza, così come è avvenuto per le opere innanzi citate.  Il tutto ovviamente senza gravare sulle casse comunali ed in cambio del non utilizzo dei solai pubblici per vent’anni da parte della comunità, i quali solai, a mia memoria, non è che fossero mai stati usati o adibiti a particolari finalità.

Ritengo pertanto che, unitamente alla Giunta, con la diligenza del buon padre di famiglia nella gestione della cosa pubblica, abbiamo arrecato un grosso beneficio al paese, utilizzando tra l’altro professionalità locali, le quali hanno ragionato molto nell’interesse dell’utente e non soltanto in quello strettamente economico proprio dell’imprenditore. Non siamo stati “ingenui”, bensì oculati ed attenti, non attratti da torbide finalità di bottega ma da una visione improntata al servire il cittadino, non a “fargli il servizio”.

Infine, una considerazione più politica. La minoranza ha perso un’altra occasione per intavolare una discussione seria e costruttiva sul governo della città , lasciandosi scivolare sul piano inclinato dell’insinuazione e delle accuse insensate. Ciò potrà sembrare  loro un modo semplice, e comodo, di  tenere insieme una base elettorale che forse comincia a porsi più di un dubbio. Ma è un tentativo sterile, perché sono convinto che gli elettori alla fine premiano, come sempre , la coerenza e la profondità dei percorsi di ciascuno di noi. Non si può proclamare di voler superare le divisioni storiche della nostra comunità e poi fare di tutto per tenerle in vita pretestuosamente. Voglio sperare tuttavia, che tra loro vi sia chi è stanco di ragionare alla vecchia maniera e che abbia  voglia di avanzare proposte, anche partendo da basi critiche, ma razionali e ragionevoli, sulle quali sarò sempre pronto a confrontarmi, senza pregiudizi di schieramento o appartenenza”.

 

 

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