Abolizione delle feste patronali, Nola dice addio a San Felice?

Il 2011 potrebbe essere ricordato a Nola come l’ultimo anno di festeggiamenti in onore di San Felice. A denunciarlo è il movimento Città Viva, sottolineando il pericolo che una tradizione antica e molto sentita dai Nolani venga spazzata via dal prossimo anno, insieme a tutte le altre feste patronali. E’ l’effetto delle nuove regole per le festività volute dal governo uscente guidato da Silvio Berlusconi. Dal 2012, infatti, un apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri stabilirà annualmente le date in cui ricorrono le festività introdotte con legge dello Stato non conseguenti da accordi con la Santa Sede, nonché le celebrazioni nazionali e le festività dei Santi Patroni, ad esclusione del 25 aprile (festa della Liberazione), del 1° maggio (festa del Lavoro) e del 2 giugno (festa nazionale della Repubblica). Si farà, quindi, in modo che queste festività cadano sempre di domenica oppure, a seconda dei casi, il venerdì precedente o il lunedì seguente.

“Adesso chi spiegherà ai Nolani che il miracolo della manna va spostato alla domenica così da non perdere giornate di lavoro come vuole la manovra finanziaria di Tremonti?” ironizza Gianluca Napolitano, capogruppo consiliare di Città Viva. “E’ davvero difficile immaginare un 15 novembre senza la nostra festa patronale – continua Napolitano – nessuna legge può cancellare una ricorrenza che ha un così radicato carattere religioso e popolare. D’altronde intorno ad un evento del genere si muove anche una piccola rete di collegamenti economici e la sua soppressione porterebbe solo ulteriori danni al già sofferente tessuto produttivo e commerciale della città. Il nostro auspicio è che il nuovo governo rimetta subito le cose a posto e lasci stare almeno i Santi”.

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