Aumenti tariffe Gori, salta l’assemblea dei sindaci

Dopo il rinvio di fine aprile, anche stamane è saltata l’assemblea dei sindaci di Ato3 che avrebbe dovuto pesanti aumenti per le tariffe del servizio idrico integrato. E’ venuto meno il numero legale per la validità della seduta, poiché si sono presentati solo 13 Comuni su 76, in rappresentanza di circa il 20% della popolazione dell’intero Ato. Assenti gran parte dei sindaci dell’area nolana, ad eccezione di San Giuseppe Vesuviano e San Gennaro Vesuviano, mentre Cimitile ha lasciato dopo pochi minuti la sala. Soddisfazione da parte del movimento Città Viva, presente con propri rappresentanti all’assemblea per vigliare sulla correttezza dei lavori e controllare l’operato degli amministratori. “Un altro passo in avanti verso la ripubblicizzazione del servizio idrico – sostiene Gianluca Napolitano, capogruppo consiliare di Città Viva – grazie all’impegno dei Comitati civici che ancora una volta hanno fatto pressione sui sindaci per bloccare incomprensibili e non dovuti aumenti delle tariffe. Gori S.p.A. affonda sotto un mare di debiti, causati da una gestione dissennata e clientelare, non possono essere ancora i cittadini a pagarne le spese. Se queste sono le condizioni, la società va subito messa in liquidazione, creando le condizioni per una nuova gestione interamente pubblica che garantisca un servizio efficiente in cambio di tariffe eque. E’ per questo motivo che da tempo abbiamo chiesto di tenere un Consiglio comunale sull’importante questione e presentato un’interrogazione scritta al sindaco Biancardi per conoscere le iniziative che l’amministrazione intende prendere per dare seguito in tempi rapidi all’effettiva ripubblicizzazione del servizio, rispettando le indicazioni popolari espresse con i referendum del 12-13 giugno, senza accollarsi le perdite economiche dell’attuale gestore e senza ulteriori oneri a carico dei cittadini”.

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