Casamarciano, al Carducci “Lezione sulla prevenzione dei tumori”, a cura dei Leo di Nola

Casamarciano – Non è facile spiegare e far capire certi argomenti, come le prevenzioni dei tumori, agli studenti, anche se si è dei dottori. Tale imbarazzo non si è verificato nel caso di questa “lezione di sensibilizzazione” tenuta, nel laboratorio scientifico del Liceo delle Scienze Umane “G.Carducci”, ad alcune classi della succursale e organizzata dal Leo Club Nola “Giordano Bruno”. A rompere il ghiaccio è stato il docente Giuseppe Gullaci, nonché vice preside dell’Istituto, il quale si è mostrato entusiasta che si sia organizzata una conferenza del genere affinché gli studenti adolescenti capiscano i propri limiti e apprendano un qualcosa di cui non viene affrontato nelle scuole. A prender parola, subito dopo, è stato il moderatore dell’evento, il dott. e socio del Lions club di Nola Agostino Santaniello, il quale ha sottolineato che è un bene che si parli di tale questione per far capire i pericoli che ci sono rendendo, così, i giovani partecipi del tema. Durante il suo intervento, il suddetto “Leo Advisor” (cioè, il padrino) del Leo Club di Nola ha mostrato alla platea un video sul motivo per cui è stato realizzato il “progetto Martina”: esso è nato dopo che è venuta a mancare la quindicenne Martina per un tumore al seno (cosa rara a quell’età) e la giovane, prima di andare a miglior vita, ha espresso il desiderio che si parlasse di questa malattia. “La lotta contro i tumori”, ergo, “richiede conoscenza e impegno personale, richiede quindi la cultura… e la scuola è la culla della cultura”, ha così concluso il suo primo intervento il dott. Santaniello. Significativo è risultato l’intervento della presidente del Leo Club di Nola, Matilde Vitolo, la quale ha spiegato ai ragazzi l’importanza di “essere Leo”, in quanto i soci del club sono in grado di unire l’utile al dilettevole, senza dimenticare di far notare che sia necessario prendersi sempre cura di sé stessi (“Take care of yourself”, come spiega il motto dell’iniziativa proposta). Al suo discorso si è riagganciata la dott.ssa Giulia Beatrice, collaboratrice dell’associazione CTS, che ha illustrato ai ragazzi presenti le modalità per partecipare al concorso “CulturaLeo” candidando un elaborato scritto o fotografico ispirato ai temi trattati con la possibilità di vincere, come primo premio, un soggiorno a Londra ed un corso di lingua inglese offerto dalla propria associazione. In un secondo momento, a sostegno di questo progetto, è intervenuta poi la socia del Leo Club di San Giuseppe Vesuviano “Paolo di Mauro” Luisa Saviano, nonché referente del “CulturaLeo”, la quale ha consigliato di prender spunto dalla pagina “Facebook” per preparare l’elaborato finale dal momento che ci saranno in palio altri premi a fondo culturale (dei libri, dei biglietti per il teatro e/o cinema). La manifestazione è entrata nel vivo durante le proiezioni dei due “power point” realizzati dalla dott.ssa Elena Ambrosino, medico specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica. Nel primo, ella ha trattato del “melanoma”: un tumore, che colpisce la pelle e ha origine da un neo preesistente che cambia forma o colore oppure dalla comparsa di un nuovo neo, dal quale si guarisce mangiando soprattutto molte verdure arancioni e facendosi visitare dal proprio dermatologo.  Nel secondo, invece, la dott.ssa ha spiegato la prevenzione a carico dell’apparato genitale femminile tramite la prenotazione del vaccino per “HPV” (virus del papilloma umano). È toccato di nuovo al dott. Santaniello quando si è iniziato a parlare del “tumore della mammella”, la cui diffusione è incisa da molti fattori ma non è considerato un male incurabile, se preso in modo tempestivo per mezzo di una mammografia. La parola è passata, poi, alla presidente del Distretto Leo 108 Ya, la giovane dott.ssa Valeria Castaldo, la quale ha confidato ai presenti che, dalle sue esperienze negative personali, ha tratto degli insegnamenti che oggi l’aiutano a vivere più serenamente la propria vita. “Dulcis in fundo”, il pensiero finale è stato espresso dal professore Gullaci, che ha rivolto i suoi più sinceri saluti e complimenti alla commissione per la preparazione e disponibilità dimostrata. Al termine della “lezione contro il silenzio” (motto del “progetto Martina”), sono state poste alcune domande agli esperti dagli studenti e a quest’ultimi è stato consegnato un questionario anonimo per attestare il proprio livello di attenzione sulla lezione svolta.

 

di Nicola Compagnone

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