Cimitile, Scala: “Continuerò nel mio impegno”

Cimitile – La quiete dopo la tempesta… o quasi. Pare essersi rasserenato il clima all’interno della maggioranza Provvisiero. Solo qualche settimana fa, infatti, qualche strale era stato lanciato, prima dal Vincenzo Tedeschi ed in seguito da Massimo Scala. Il tutto però sembra essere rientrato. Ieri, infatti, in occasione del Consiglio Comunale avente al’ordine del giorno il nuovo Puc, l’assessore Scala ha dato lettura di un documento a sua firma, nel quale spiegava al Consiglio ed ai cittadini lì presenti, i motivi che lo avevano spinto, nelle scorse settimane, a scrivere una lettera di protesta indirizzata al primo cittadino. “Egregi Consiglieri – si legge nel documento letto in Consiglio da Scala – La mia lettera inviata al Sindaco e resa pubblica con manifesti murali, aveva lo scopo di far conoscere a tutti la verità sulla vicenda del bando del Servizio Civile che aveva suscitato nel paese un notevole malcontento e in una condizione di disagio, in quanto delegato alle politiche giovanili ed all’oscuro del bando. A distanza di pochissimi giorni è arrivata, anche se in maniera poco ortodossa, la risposta del Sindaco Provvisiero nella quale si sostiene che non c’era alcuna recondita volontà di “nascondere” la notizia all’assessore ma che tutto, come al solito, è avvenuto per “automatismo”. Non so cosa voglia dire il Sindaco con il termine “automatismo”, atteso che in politica, mi hanno insegnato, non esiste nulla di automatico. Nè può giustificarsi, in alcun modo, il non avermi informato dopo la presentazione, in automatismo del bando. Ciò nonostante non posso non tenere nella debita considerazione la risposta del Sindaco, per quanto si vuole evasiva, poco esaustiva o “pretestuosa”, dal momento che mai, fino ad oggi, il Sindaco si è sognato di dare risposte e/o spiegazioni pubbliche sul suo operato”. Chiarito l’equivoco, l’assessore Scala ha poi rinnovato l’intenzione di continuare ad impegnarsi come fatto fino ad ora. “Prendo atto, pertanto, della risposta e della esortazione del sindaco a continuare ad impegnarmi per la crescita del nostro paese e per la risoluzione dei problemi che lo attanagliano e, nel contempo, raccolgo l’invito del Presidente del Consiglio a recuperare quella coesione indispensabile per una buona, corretta e necessaria amministrazione. Lo faccio sopratttutto ed esclusivamente perchè me lo impone il mio alto senso di responsabilità verso il paese e perché non voglio rinnegare la scelta, fatta in piena coscienza, di “scendere” in politica e di impegnarmi, con tutto me stesso, nell’esclusivo interesse del bene comune. Questa decisione, sofferta e travagliata, si fonda anche sulla certezza che episodi analoghi non si verificheranno per il futuro perché se così non fosse non ci saranno preavvisi alle mie irrevocabili dimissioni. Chiudo ricordando al Consigliere Panagrosso, che ancora una volta ringrazio, che il compito e il dovere di vigilare sulle azioni amministrative appartiene tanto al consigliere di maggioranza quanto al consigliere di minoranza”.

di Maria Almavilla

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