Intitolata a Gaetano Tuccillo la piazza di Piazzolla

Nola – Un eroe moderno, un esempio di vita e coraggio per le nuove e future generazioni, un fratello maggiore cui rivolgere lo sguardo nei momenti di difficoltà: così è stato ricordato il caporal maggiore Gaetano Tuccillo, caduto in Afghanistan il 2 luglio scorso, nel giorno a lui dedicato. In occasione della Giornata delle Forze Armate infatti, la sua terra d’origine, Piazzolla di Nola, ha voluto omaggiarlo intitolandogli la piazza cittadina principale. Una cerimonia semplice ed austera, come da protocollo, coordinata dal maggiore capo Antonio Grilletto, risultata particolarmente suggestiva ed emozionante per ricordare il  giovane morto per la patria a soli 29 anni. La manifestazione, che ha aperto ufficialmente le celebrazioni regionali dedicate all’Unità d’Italia e alla Giornata delle Forze Armate, si è svolta ieri mattina nella popolosa frazione della città bruniana. Numerose le autorità civili, militari e religiose presenti come l’onorevole Luigi Cesaro, Presidente della Provincia di Napoli, il dottor Andrea De Martino, prefetto di Napoli, Geremia Biancardi, sindaco di Nola, Mons. Beniamino Depalma, Vescovo di Nola ed il generale Vincenzo Lops, comandante del presidio militare interforze. Tra gli applausi dei numerosi presenti e le lacrime di chi l’ha conosciuto e amato, come papà Tommaso e mamma Rosa, visibilmente commossi dinnanzi alla lapide, il ricordo di Gaetano è così volato in cielo insieme ai palloncini tricolore lanciati in aria dai bambini della scuola primaria sulle note dell’inno di Mameli. Un momento decisamente commovente per immortalare un evento che, ancora oggi, turba le coscienze umane.

“Oggi ricordiamo il militare scomparso, ma principalmente, l’uomo – ha dichiarato il generale Vincenzo Lops, comandante del presidio militare interforze -. In un momento particolare come questo volto al consumismo e all’apparenza, Gaetano rappresenta sicuramente un modello per i giovani. Oggi non è una commemorazione quanto piuttosto una festa, la festa dell’italianità che riconosce ad un soldato italiano il giusto merito per aver difeso la Patria sino all’ultimo respiro”. “Noi siamo ciò che ricordiamo – ha replicato il sindaco Biancardi -. Ed il ricordo si sa, alimenta la memoria. Ci siamo chiesti più volte se era giusto intitolare una piazza ad un giovane come Gaetano. Non abbiamo avuto alcun dubbio. I giovani come Gaetano sono da esempio per la nostra città, per il nostro futuro, per i nostri ragazzi. Oggi celebriamo la festa delle forze armate, la festa di chi ha creduto nella patria lottando per essa”.

Discorsi costellati da una forte emozione in platea, soprattutto giovanile, con la presenza degli alunni delle scuole cittadine. Ed è proprio a loro che è andato l’invito – appello del Vescovo Depalma  al momento della benedizione della lapide. “Il tempo degli eroi non è finito – ha commentato Depalma -. Questa terra, Piazzolla, che sino a qualche anno fa era nota a tutti come terra di camorra, oggi viene ricordata per un atto eroico. Gaetano è l’esempio lampante che oggi si può vivere di ideali, di speranza, di coraggio. Un coraggio che lo ha reso immortale nella memoria storica della Nazione. Prima sua mamma Rosa mi ha confidato che spesso Gaetano lamentava il fatto che lei non gli avesse mai detto “Bravo figlio mio”.

A proposito dela manifestazione , parole di riconoscenza verso un grande eroe,sono anche quelle espresse da uno dei membri del direttivo dell’Associazione A.N.M.I.G, Giovanni Velotti: “Manifestazioni come quelle di oggi servono per non far cadere nell’oblio il sacrificio, il senso del dovere, l’amor di patria dei militari di ieri ed oggi, caduti nell’adempimento di un sacro dovere, la cui grandezza supera ogni umana aspirazione” .Ebbene oggi, nel giorno a lui dedicato, alziamo gli occhi al cielo e gridiamo forte “Bravo Gaetano”. Non avere mai rimpianti per gli anni che la vita ti ha negato. Sii felice ed orgoglioso per gli anni che hai vissuto”.

di Autilia Napolitano

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