La Festa dei Gigli, patrimonio d’Italia

Nola – La Festa dei Gigli di Nola diventa patrimonio d’Italia. E’ questo lo speciale riconoscimento attribuito dal Ministero per il Turismo alla Festa dei Gigli. La kermesse, simbolo stesso della città di Nola è stata, infatti, inserita in un progetto più ampio di valorizzazione e promozione degli eventi e delle manifestazioni della tradizione italiana, che più si sono distinti per la capacità di mantenere vivo il folklore del proprio territorio, pur rinnovandoli ed adeguandoli ai tempi e trasformandoli in capaci e potenziali attrattori turistici. E’ stato lo stesso Ministro Brambilla in persona ad illustrare i particolari del progetto e a premiare le manifestazioni scelte, nella  nel corso della cerimonia tenutasi ieri a Roma nella sede di Roma Eventi.“Quando un riconoscimento è attribuito ad una comunità che respira le proprie tradizioni e le vive così intensamente, come la comunità nolana, che ho l’onore di rappresentare, è commovente – ha dichiarato il Sindaco Geremia Biancardi -. L’iniziativa del Ministro Brambilla è encomiabile. Lo studio, la rivalutazione e l’identificazione delle Feste, considerate depositarie di un patrimonio folkloristico, nobilita ed incentiva le comunità ad aprirsi ad altre realtà ed incrementare quindi, quello che deve essere considerato il volano dell’economia di ogni territorio, cioè il turismo. È questo sicuramente lo strumento grazie al quale la promozione culturale si afferma positivamente”. Scopo del Ministero, infatti, è quello di promuovere iniziative volte a valorizzare il particolarmente interessante patrimonio folcloristico del nostro Paese, al fine di poterlo far diventare un vero è proprio attrattore turistico. Da sempre, infatti, le tradizioni popolari sono state studiate anche e soprattutto dal punto di vista antropologico ed hanno spostato folle da un capo all’altro del mondo. Tra questi un posto di sicuro rilievo non poteva non avere la millenaria Festa dei Gigli. Trentaquattro le tradizioni insignite del riconoscimento di patrimonio della nazione. Tra le altre feste vi è ad esempio la storica regata di Venezia, mentre, restando in Campania, a far compagnia alla Festa dei Gigli, in questa speciale classifica, è solo la festa della pizza di Pontecagnano. Lo speciale riconoscimento consentirà al Comune di Nola di intraprendere nuovi percorsi di promozione del folclore ma soprattutto di potenziamento dei flussi turistici. La Festa dei Gigli di Nola, ricordiamo, è altresì in corsa insieme alla Macchina di Santa Rosa di Viterbo, alle Varie di Palmi Calabro ed ai Candelieri di Sassari per il riconoscimento Unesco di Bene dell’umanità. Le quattro città, infatti, hanno in comune la tradizione di celebrare le proprie feste popolari con il trasporto di macchine da spalla. Il percorso di riconoscimento entrerà, il prossimo settembre, in una seconda fase che dovrebbe concludersi entro la fine del 2012.

 

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