Masi: “Sono i giovani quelli con maggiori difficoltà”
Nola – «Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati dal drammatico acuirsi della crisi economica in Europa e anche nel nostro Paese e i provvedimenti d’urgenza che il Governo ha adottato hanno finito per incidere sulla nostra, già esanime, categoria e soprattutto sullo status di cittadino, minacciato nei suoi diritti fondamentali – afferma il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola, Avv. Maria Masi –. Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola è stato tra i primi a lanciare il grido d’allarme con il deliberato assembleare del 20 luglio scorso, all’indomani della prima Manovra, investendo poi della questione anche l’Unione regionale della Campania e ricevendo il contributo delle Associazioni che hanno adottato delibere con le quali si è stigmatizzato il metodo del governo e le sviste del legislatore. Nel contempo abbiamo proposto strumenti alternativi per informare i destinatari primi di tali riforme, cioè i cittadini». «Dobbiamo prendere atto – dichiara il Presidente Masi – con non trascurabile orgoglio, che l’OUA ha fatto sue queste indicazioni e in occasione dell’assemblea dello scorso 16 settembre ha proclamato lo stato di agitazione e le giornate dedicate all’informazione da tenersi il 6 o il 7 ottobre».
«È necessario recuperare il senso di appartenenza e una rinnovata coscienza dell’essere oltre a quella del fare – sottolinea l’avv. Masi -. Dobbiamo, altresì, utilizzare lo strumento della comunicazione affinché ci sostenga nelle iniziative e nelle proposte soprattutto con riferimento all’atavico e non più procrastinabile problema dell’accesso alla professione di avvocato. Anche su questo punto l’Ordine di Nola è stato pioniere adottando all’indomani della pubblicazione degli esiti delle prove scritte una delibera con la quale s’invitano i nostri rappresentanti a sollecitare riforme che premino la meritocrazia piuttosto che la casualità». In questo momento sono i giovani, praticanti e avvocati, ad avvertire le maggiori difficoltà legate all’accesso alla professione forense. «Infatti, tra le componenti dell’avvocatura, in questo momento chi più di altri vive il disagio e la violazione delle tanto invocate pari opportunità sono i giovani, siano essi praticanti o già avvocati, e le donne il cui numero elevato di iscrizione non corrisponde alla effettività e continuità della professione. In questa ottica – prosegue il presidente dell’Ordine – cioè quella di salvaguardare le pari opportunità, non solo di genere, l’Ordine di Nola ha istituito una commissione che si attiverà per la soluzione di problematiche comuni: previdenza, rappresentanza, autonomia, legittimo impedimento, chiedendo agli iscritti una reale partecipazione alla discussione per la ricerca delle soluzioni».
di Maria Almavilla