Mondiali: Ibrahimovic contro Ronaldo

Ventidue nazionali sono in lizza per conquistare 11 posti al Mondiale brasiliano, ma un duello spicca su tutti, quello che metterà di fronte il Portogallo di Cristiano Ronaldo e la Svezia di Zlatan Ibrahimovic. A tre giorni dalla prima partita, a Lisbona, e’ l’attaccante del Psg ad aprire la sfida: “Meritiamo più noi di andare in Brasile – ha detto in un’intervista al quotidiano Aftonbldet – anche se il favorito è il Portogallo. Come nazionale sono più forti, e anche come singoli, ma se riusciamo a gestire bene la doppia sfida e ridurre al minimo gli errori possiamo farcela”.

“Sento di avere un sacco di responsabilità – ha ammesso il fuoriclasse – ma è una responsabilità che mi piace. Siamo pronti per playoff ma già quello che abbiamo fatto finora è fantastico. Siamo arrivati secondi in un gruppo complicato vinto dalla Germania, mentre il Portogallo e’ finito secondo in un girone che avrebbe dovuto vincere Ora abbiamo due partite difficili, conquistare la qualificazione sarà difficile, ma è giusto così, arrivare al Mondiale deve esserlo”. Ibrahimovic non ha fatto alcun riferimento diretto a Cristiano Ronaldo, suo avversario anche nella corsa al Pallone d’Oro. Cr7 per ora tace, lasciando parlare per sè i numeri di questo inizio stagione: 28 gol in 21 partite, quattro gol in quattro gare in nazionale.

Lo svedese ha segnato 15 gol in 17 gare con il Psg e due in quattro partite con la Svezia. Sono due macchine da gol, e a loro si affidano i loro compagni e tutti i tifosi. In attesa di venerdì – quando oltre a Portogallo-Svezia si terranno gli altri tre spareggi della zona europea, Ucraina-Francia, Grecia-Romania, Islanda Croazia – domani si giocano le prime partite, Messico-Nuova Zelanda e Giordania-Uruguay, che vedono le due squadre americane come naturali favorite.

Il commissario tecnico de “El Tri”, Miguel Herrera, ha scelto di affidarsi completamente al blocco dell’America di Città del Messico, la squadra campione di cui è anche allenatore, chiamando dall’estero solo “Chicharito” Hernandez del Manchester United e Dos Santos del Villarreal. La Nuova Zelanda, che nell’ultima apparizione ai Mondiali, nel 2010, riuscì a pareggiare con l’Italia, dovrà invece fare a meno del suo capitano Reid, giocatore del West Ham, della selezione.

L’Uruguay affronterà il quarto spareggio intercontinentale di seguito e per centrare l’obiettivo come nel 2002 e nel 2010, Oscar Tabarez ha fatto convocazioni senza sorprese. I più attesi sono ovviamente gli attaccanti Suarez e Cavani, armi sembrano sufficienti per intimorire la Giordania, che ha già fatto un exploit raggiungendo per la prima volta nella storia gli spareggi.

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