Nola, Esplana Sud: i lavoratori verso la costituzione di una cooperativa

Nola – Vertenza Esplana Sud: la soluzione appare ancora lontana. Gli operai dell’azienda, ieri mattina, hanno svolto un sit in presso il palazzo di città per richiamare l’attenzione sulla propria vicenda che li vede da mesi senza lavoro. Una manifestazione pacifica con striscioni e cartelli, culminata con la richiesta di un incontro con il primo cittadino, Geremia Biancardi che non ha mancato, come già in altre circostanze, di ascoltare le ragioni dei lavoratori. Una delegazione degli stessi ha dunque incontrato la fascia tricolore, rappresentando lo stato dell’arte e lamentando come dopo i vari tavoli di concertazione, promossi anche dal sindaco Biancardi, novità sostanziali non sono ancora intervenute. L’azienda Esplana Sud prima della chiusura, avvenuta nel marzo 2009, appariva una realtà produttiva in salute con i bilanci apparentemente in regola. Una presenza costante da oltre 40 anni nel settore della lavorazione di frutta e verdura. Come un fulmine a ciel sereno è arrivata la doccia fredda per i 120 operai. Un climax di vicende sfavorevoli che alla fine ha aperto la strada alla procedura di fallimento dell’azienda da parte della Tribunale di Nola. Gli operai rivendicano una soluzione alla crisi. La via d’uscita ci sarebbe. La lega Coop, primo partner dell’Esplana, è pronta, infatti, sostengono i lavoratori, a sottoscrivere nuove commesse con l’azienda a patto che la produzione riprenda nello stabilimento di Boscofangone e che ci siano le necessarie garanzie istituzionali. Un’ipotesi che trova d’accordo anche la curatela fallimentare pronta a dissequestrare le linee produttive della fabbrica. Passo decisivo, la costituzione di una cooperativa da parte dei operai lavoratori. Un’operazione complicata che necessita inevitabilmente del sostegno dell’assessorato al lavoro della Regione Campania. Almeno è questo, a detta dei lavoratori, che chiederebbe la stessa Coop. Ed è proprio qui che sembra essersi bloccato il tutto. Gli operai da sei mesi attendono la convocazione di un nuovo tavolo di concertazione da parte dell’assessore regionale Severino Nappi. Richiesta rimasta inascoltata per tutto questo tempo. Di qui, la decisione di scendere nuovamente in piazza e manifestare per i propri diritti. L’occupazione della sede municipale potrebbe essere solo il primo di una lunga serie di iniziative di mobilitazione. Il limite della sopportazione sembra essere stato superato. Tra i lavoratori regna la disperazione per un futuro sempre più nero.
Servono soluzioni in tempi rapidi. Molti di loro si sono indebitati per sopperire alla mancanza dello stipendio, da circa due anni. “Solonei mesi scorsi – ci dice un lavoratore – sono arrivati i primi sussidi di cassa integrazione. Il nostro obiettivo, però, non è la cassa integrazione ma ritornare nello stabilimento di Boscofangone e far ripartire l’attività. Vogliamo lavorare!”. Nel frattempo il sindaco Biancardi ha sollecitato la segreteria dell’assessore regionale Nappi a fissare un incontro quanto prima. “ Pur non essendo competenti in questa vicenda – ha dichiarato il sindaco Biancardi ci sentiamo vicini ai lavoratori che vivono da tempo una situazione di grave difficoltà”.

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