Nola, politiche sociali: al via il progetto “Juventus solidale”

Nola – Così non si può più andare avanti. Al più presto è necessario che vengano sbloccati i fondi regionali per il finanziamento del piano sociale di zona. A chiederlo con una lettera sono i sindaci dell’area nolana che evidenziano come la mancanza di risorse stia mettendo alle corde le amministrazioni, viste le enormi difficoltà nel mantenere in vita servizi di grande importanza. “La legge 328 del 2000 non esiste più, il Governo l’ha di fatto cancellata riducendo al lumicino il Fondo nazionale politiche sociali. Ancor più grave però è lo stato del welfare in Campania, dove al disagio per il tracollo delle risorse nazionali si aggiunge la situazione disperata delle casse regionali, sempre più vuote”. A rincarare la dose è l’assessore alle politiche sociali del comune di Nola, Arcangelo Annunziata che per rappresentare lo stato dell’arte utilizza le stesse parole usate, alcuni mesi fa, dall’assessore regionale alle politiche sociali Ermanno Russo. Nonostante le difficoltà generali, l’amministrazione comunale, non sta a guardare e vara un progetto per far fronte alla situazione di emergenza. In sostanza, si proverà a friggere il “pesce con l’acqua”, per riuscire a dare una risposta a quelle fasce maggiormente in difficoltà, nell’attesa che la situazione relativa ai servizi sociali si normalizzi. Il progetto in questione è denominato “Juventus sociale”e prevede l’impiego dei giovani del servizio civile nei settori dedicati alle politiche sociali, in particolar modo quello dell’assistenza domiciliare. Così come viene precisato, in questo modo non si vuol in nessun modo sostituire professionalità specifiche, ma soltanto colmare un vulnus momentaneo creato da questa situazione di emergenza e di scarsità di risorse. Nello specifico verrà effettuato uno screening di quelle che sono le situazione più gravi che riceveranno un’assistenza mirata. I criteri di selezione dei casi si racchiudono nel livello di reddito Isee, nella mancanza di assistenza da parte della rete familiare, nel gravità della situazione personale. Nei prossimi giorni, in maniera progressiva, il progetto andrà a regime. Si tratta di una risposta concreta alle difficoltà del momento. Una “soluzione ponte” che però nulla toglie circa la necessità che gli organi sovracomunali debbano intervenire immettendo le risorse dovute per alimentare il piano sociale di zona. Da parte sua, l’ente di piazza Duomo sta producendo il massimo sforzo per mantenere inalterati i livelli di risorse da destinare proprio alle politiche sociali. Una situazione di scarsità di linee di finanziamento che impone anche alla ricerca di altri canali. “ In questo l’Agenzia di Sviluppo – spiega l’assessore Arcangelo Annunziata – negli ultimi mesi sta profondendo un impegno che va proprio nel senso di ricerca di risorse aggiuntive, con la partecipazione a bandi sia di carattere regionale che nazionale oltre che di livello comunitario”.

 

Riprende il servizio del Banco Alimentare

Riprende dopo alcuni giorni di sospensione, per motivi tecnici, il servizio del banco alimentare. Alla base della sospensione ci sono stati alcuni rilievi avanzati circa le etichettature dei pacchi alimentari. Il nuovo servizio riprende con alcune importanti novità. In particolare, viene prevista l’etichettatura di tutti gli alimenti presenti nel pacco, al posto della certificazione del responsabile del servizio. Inoltre il pacco alimentare sarà sigillato. E per rendere ancor più efficace la misura è stato previsto anche un incremento degli alimenti presenti all’interno, con la formula del pacco standard, il quale sarà distribuito, come sempre, da enti caritatevoli. La misura rientra tra quelle a sostegno delle fasce più deboli con la fornitura dei generi di prima necessità. Un servizio che ormai è diventato essenziale anche in considerazione del fatto che la fascia di coloro che vengono a trovarsi in una situazione di disagio aumenta sempre di più.

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