San Paolino da Nola, adorato in tutto il Mondo

NOLA – Alle ore 11:30 si è tenuta la Messa Pontificale in Cattedrale dedicata a San Paolino presieduta da S.E. il Cardinale Jean Louis Tauran,
Presidente del Consiglio Pontificio per il Dialogo Interreligioso, e che ha visto la partecipazione di numerose famiglie Nolane; alle 19:30 si continuerà con la processione del busto argenteo del Santo e, a conclusione, verso le 21:00 il Fuoco della Fede, spettacolo di fuochi pirotecnici dal terrazzo della Casa Comunale (evento da non perdere). Molti non sanno però che il nostro amato santo è adorato e celebrato anche in diverse altre città, come ad esempio a”POMPEI“, dove in questo giorno, si recita il santo rosario con meditazioni tratte dall’epistolario del compatrono di Nola e  l’arcivescovo Prelato di Pompei, si officia una santa messa con i fedeli della città nell’auditorium degli scavi, al termine della quale avviene la benedizione dei pani; “VILLAMAINA“, 959 anime nell’entroterra avellinese, il 21 e 22 giugno ricorre la festa di Sant’Antonio e San Paolino.  II santo patrono di Villamaina è San Paolino di Nola, festeggiato insieme a S. Antonio. Viene svolta anche la processione per il paese con le statue dei santi e la banda musicale. Alla sera il concerto di musica classica; “TORREGROTTA“, in provincia di Messina, il 22 giugno di ogni anno viene festeggiato San Paolino che è il Santo patrono del paese,  le cui reliquie, tumulate precedentemente a Roma, vennero nel 1909 restituite a Nola (cittadina natale del Santo) dal papa Pio X. La tradizione dice che al momento della restituzione delle reliquie le campane della chiesa di Nola si misero a suonare da sole.  Da questo evento scaturì il detto: U miràculo di San Paolino! La chiesa è chiusa e la campana sona! che significa: “Il miracolo di San Paolino!  La chiesa è chiusa e la campana suona!”, per giustificare un avvenimento inaspettato. Nella sagrestia della Chiesa di San Paolino Vescovo a Torregrotta viene conservata una tela del ‘600, raffigurante la deposizione di Cristo dalla Croce. Ma San Paolino di Nola viene venerato  anche in altri giorni dell’anno;”TERMINI IMERESE“, dove la prima domenica di settembre vengono ricordati due santi che hanno solcato la storia della città e  la devozione del popolo termitano. Si tratta della Santa concittadina Marina, compatrona di Termini Imerese, e di San Paolino di Nola,  patrono dei giardinieri e protettore della piana di San Leonardo;”SENIGALLIA“, in provincia di Ancona, nelle Marche, dove si venera il 4 maggio di ogni anno, con la processione della statua per le vie  della città e le sante messe. San Paolino I vescovo, patrono di Senigallia e titolare dell’antica cattedrale fu sostituito con San Paolino di Nola.  Il 4 maggio 1271 il vescovo Filippo consacrò la nuova cattedrale e la dedicò a San Paolino, vescovo di Nola. Le ragioni di questa sostituzione possono essere diverse, tra quelle più accreditate la seguente: Il nome del santo nolano era uno dei più venerati ed ammirati nel mondo cristiano. L’antichità esaltava l’esempio di nobiltà romana che accoglieva il vangelo; il Medio Evo lo prendeva per modello di santità per tutte le sue rinunce; l’umanesimo lo stimava per le sue eccelse qualità di artista e poeta. Forse parve più giusto e logico prestare un culto ad un santo di cui si conosceva tutto, mentre del Paolino senigalliese erano perse le tracce; “SUTERA“, un paesino di circa 1600 abitanti in provincia di Caltanisetta, il martedì dopo Pasqua  si celebra la festa di S. Paolino, detta anche Pasquone, appunto perché cade il giorno dopo Pasquetta.Tale festa nacque secoli or sono dopo la traslazione delle sacre reliquie dei due santi custoditi all’interno “di li Santi Casci”,  San Paolino e Sant’Onofrio (altro compatrono). Le urne, che secondo tradizione ospitano le spoglie mortali dei due santi, sono arche di pregiatissima fattura. La festa di San Paolino è molto caratteristica e suggestiva anche per la naturale conformazione del territorio su cui si innalza come un gigante  di pietra, la maestosa rocca (Monte San Paolino) sulla cui sommità sorge il santuario di San Paolino, fatto realizzare nel 1336 da Giovanni III di Chiaramonte con gli avanzi delle antiche fabbriche esistenti. Dalla sommità della rocca si gode un panorama incantevole che spazia quasi ai  quattro angoli della Sicilia, dall’Etna al mare di Agrigento. Ogni anno la festa richiama numerosissimi visitatori e fedeli che si inerpicano a piedi  sulla rocca per assistere alla processione suggestiva delle urne e delle statue dei due santi verso la chiesa di S. Agata, da dove poi, sia i simulacri che “li Santi Casci”, ritorneranno sulla rocca la domenica successiva; “DILLINGER“, una cittadina tedesca, dove nel mese di maggio si svolge la processione della statua del santo,  una processione fatta di anime oranti che, oltre ad essere tradizione, è soprattutto fede. A “portare” San Paolino in Germania è stata una comunità di emigranti suteresi. La festa è caratterizzata da alcuni momenti alquanto toccanti, come la preghiera all’interno della  Chiesa St. Maximin e quella di Hl. Sakrament, il trasporto della Statua di San Paolino nonché il momento del ritrovo collettivo di tutti i suteresi e non del Saarland; “NEW YORK” all’interno dell’area metropolitana, nei quartieri di Williamsburg, Brooklyn, East Harlem, Manhattan e Massapequa,  Long Island, nel mese di Luglio si ha la “Ballata del Giglio” con musiche e comandi del capo paranza secondo le antiche tradizioni Nolane.

di Vincenzo Nappi

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