Saviano: convegno su “Regi Lagni:Quale tutela?”
Saviano – Si è svolto l’altro giorno presso il centro polifunzionale ‘Mimì Romano’ il secondo incontro della “Tre giorni” savianese dedicata all’ambiente, un’assemblea pubblica sul tema ‘Regi Lagni: Quale tutela?‘.
A prendere parte all’evento organizzato da Assocampaniafelix sono stati l’Assessore all’ambiente della Provincia di Napoli Giuseppe Caliendo, il sindaco del Comune di Visciano, il consigliere comunale delegato all’ambiente Francesco Nardi, l’On. Carmine Sommese e il sindaco del Comune di Nola.
Assenti invece molti rappresentanti dei comuni e degli enti chiamati in causa.
Per dare avvio all’assemblea è stato letto dal dott.Gennaro Esposito un documento inviatogli dal direttore generale del Consorzio di Bonifica del Bacino Inferiore del Volturno, ing.Antonio de Chiara (altro grande assente della serata), che ha chiarito in modo dettagliato i rapporti economici tra Regione e Consorzio e il piano di azione di quest’ultimo a partire dall’anno 2009.
A seguire, è stata letta la risposta dell’On.Cosenza (anch’egli assente) ad una question time dell’On.Sommese, in cui si precisava in 190.000€ la cifra stanziata per porre immediato riparo ai danni dell’esondazione e si sottolineava che la gestione degli alvei della nostra area spettava al Consorzio e non all’Assessorato ai lavori pubblici, che insieme alla protezione civile può intervenire solo in caso di emergenza.
In più interventi di persone qualificate come l’assessore provinciale Caliendo, da sempre schierato in difesa dell’ambiente, hanno contribuito a dare il quadro di una cattiva gestione degli alvei da parte del Consorzio, che per la mancanza di strumenti propri necessari alla pulizia dei suddetti, necessita di ingenti somme di denaro della regione per curare solo brevi tratti.
In una successione di D.G.R. promulgati nel corso degli anni, i lavori venivano avviati e poi sospesi, riavviati e poi sospesi ed i soldi elargiti in parte.
E’ quanto avvenuto anche per il progetto ‘Regi Lagni: Giardini d’Europa‘, sospeso dalla giunta Caldoro, poi ripreso dalla stessa e nuovamente sospeso fino ad una prossima rimodulazione del progetto originario che costava troppo.
Tuttavia il secondo incontro non è stato solo una “caccia ai colpevoli”.
E’ emersa l’intenzione di stilare un documento agli organi preposti per dare una presa visione di quanto accaduto o per sollecitare un tavolo tra Consorzio e Regione alla presenza di tutti i sindaci dell’area; inoltre, riprendendo un’iniziativa del commissario prefettizio D’Orso, fare una denuncia dettagliata al Consorzio utilizzando rilievi fotogrammetrici.
di Anna Colacori